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Rete Antiviolenza: la Regione premia il progetto

Arrivati 87mila euro dal Pirellone per il progetto contro la violenza di genere che coinvolge 5 amministrazioni del territorio...

La Regione premia il lavoro della Rete Antiviolenza Ticino Olona. Il Pirellone ha infatti finanziato per il prossimo anno la seconda fase del progetto, chiamata "Network Antiviolenza Ticino Olona 2" con 87mila euro. Il lavoro di prevenzione e contrasto alla violenza di genere è grande e coinvolge ben 51 comuni degli ambiti distrettuali di Legnano, Magenta, Castano Primo e Abbiategrasso. Capofila del progetto è un Comune dell'Alto Mlanese: Cerro Maggiore.

«Si raccolgono i primi frutti di un lavoro comune attivato con la costituzione della Rete antiviolenza Ticino Olona (2013) e l'inaugurazione, a marzo 2015, dei due nuovi centri Antiviolenza di Legnano (l'inaugurazione nella foto) e Magenta, gestiti rispettivamente da Filo Rosa Auser e da Telefono Donna. Il progetto, in continuità con il precedente – hanno commentato gli amministratori – si arricchisce e fa fare ai servizi di contrasto alla violenza di genere sul nostro territorio, un ulteriore salto di qualità, con nuove figure professionali e il potenziamento delle procedure di rete, sinonimo di maggiore sicurezza per le vittime».

Con i nuovi fondi, infatti, le amministrazioni andranno a finanziare l’apertura di uno Sportello Antenna ad Abbiategrasso, l'adeguamento dei centri antiviolenza di Legnano e Magenta agli standard funzionali e l'ampliamento delle giornate di apertura al pubblico da 3 a 5 giorni, alternate, garantendo così, con turnazione, una copertura di 6 giorni su 7 e la reperibilità telefonica 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Ma non solo. La Rete continuerà a lavorare per sensibilizzare il territorio con dibattiti, incontri e attività di promozione e formazione all'interno delle scuole, delle associazioni sportive e dei luoghi di aggregazione giovanile al fine di rendere sempre più visibile e arginare il fenomeno.

«Sarà necessario un grande lavoro di condivisione fra Comuni e le realtà istituzionali e associative del territorio per riuscire a raggiungere con tempestività e professionalità il maggior numero di donne, laddove ce n’è bisogno. Ma non basta! – prosegue l'assessore ai servizi sociali di Cerro Maggiore Piera Landoni -. Occorrerà fare ulteriori passi in avanti nella lotta agli stereotipi di cui è intrisa l’informazione. Raggiungere i più piccoli perché vengano educati ai sentimenti e al rispetto reciproco. Coinvolgere gli uomini affinché siano consapevoli e partecipi di una cultura che promuova la libertà delle donne come elemento di forza per entrambi».

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Pubblicato il 08 Novembre 2016
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