Un ricordo del passato con uno sguardo al futuro. Il 4 novembre, Festa dell'Unità nazionale e delle Forze Armate, è stato celebrato oggi (domenica 6) a Cerro Maggiore e Cantalupo con i tradizionali cortei civili.

Dopo la deposizione delle corone di fiori ai monumenti dei caduti in piazza Concordia e piazza don Bianchi, le autorità, le associazioni e i (pochi) cittadini presenti, accompagnati dal Corpo Musicale Cittadino, si sono spostati verso i cimiteri di capoluogo e frazione per porgere i loro omaggi ai morti in guerra del paese.

«Oggi siamo qui per celebrare una ricorrenza che più di altre ha la capacità di collegare i fili di passato e presente – hanno ricordato il sindaco Teresina Rossetti a Cantalupo e il vicesindaco Piera Landoni a Cerro Maggiore -. I protagonisti di quella guerra non furono i re, le  regine o gli imperatori, ma i nostri nonni e i nostri bisononni, tutti quei ragazzi, poco più che adolescenti, che morirono per un ideale di patria e i cui monumenti in loro ricordo custodiamo tanto caramente».

Durante il discorso la prima cittadina e la sua vice hanno ricordato anche le migliaia di concittadini che sono stati colpiti dal terremoto e la necessità di rinnovamento dell'Europa, per poi finire con un omaggio alle Forze Armate: «Le nostre Forze Armate continuano a svolgere una preziosa e insostituibile opera di contrasto alla mafia, di tutela della legalità, di lavoro nelle missioni internazionali. Continuiamo a esprimere messaggi di solidarietà e a ringraziarli per il loro esempio, per la loro professionalità, il loro sacrificio, l'essere tra la gente. Alle loro famiglie, spesso in pensiero trepidante, va il nostro abbraccio fraterno».

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