Un centro commerciale tra Legnano e Castellanza
Avviato il tavolo sovracomunale tra gli amministratori - Opposizione contraria perchè l'accesso alla struttura sarebbe su Castellanza...
Ancora un centro commerciale sul territorio: coinvolti questa volta i Comuni di Legnano e Castellanza. Sul primo comune dovrebbe sorgere infatti un centro commerciale di medie dimensioni, il cui ingresso però è previsto su territorio di Castellanza. Dunque, maggior traffico in una via, viale Borri, che ne subisce già in quantità enormi.
«Noi abbiamo fatto ciò che ci era stato lasciato dalla precendente amministrazione – ha spiegato il sindaco di Castellanza, Mirella Cerini -, quindi abbiamo convocato un tavolo sovracomunale con Legnano, ragionando con loro sulla consistenza del progetto. Siamo ancora in fase di discussione, loro hanno già il piano attuativo in fase conclusiva. Quello che potremmo fare, da parte nostra, sarà chiedere in termini di opere compensative, ma anche a livello occupazionale. Le scelte di destinazione funzionale sono però di competenza di Legnano»
Quello che sorgerà dovrebbe essere una struttura di media distribuzione (2500 metri quadri) comprendenti diverse tipologie di commercio e un'area food, con le relative cadute sia a livello di concorrenza commerciale sia di traffico su Castellanza, in quanto l'accesso al centro commerciale sarebbe su Viale Borri. «Le ricadute sono ovvie, anche con modifiche di accesso, ma quale sarà l'impatto diretto ancora non si può dire. Ribadisco che siamo però ancora in fase interlocutoria» ha concluso Cerini.
In disaccordo, in parte o completamente, le opposizioni: Marinella Colombo (Lega Nord) non si dice contraria al progetto, ma importante per lei è il discorso sulla viabilità: «Sono d'accordo alla costruzione di un centro commerciale – ha dichiarato Marinella Colombo –, ben venga che ci siano assunzioni, ma il traffico non deve aumentare. Castellanza non deve accettare supinamente le decisioni di Legnano. A suo tempo la precedente amministrazione aveva detto no, proprio perchè la viabilità non veniva garantita: è ovvio che ci siano eredità nei cambi di amministrazione, ma poi bisogna agire per il bene dei cittadini. Non è possibile che a loro vadano gli oneri e a noi invece il traffico e l'inquinamento».
Se Marinella Colombo lascia il beneficio del dubbio sui possibili risvolti, il consigliere Michele Palazzo, più duramente, sottolinea il suo parere contrario all'insediamento di una struttura e alle ripercussione sulla vibilità di Castellanza: «Io avrei detto di no all'attraversamento in ingresso del centro commerciale alla rotonda del viale Borri e viale Minzoni. Certo, non posso interferire con i progetti di Legnano, ma, se fossi il sindaco, io non darei mai l'autorizzazione ad avere l'accesso sul mio territorio. Per quanto riguarda la possibilità di creare occupazione, questo è un ricatto continuo perchè alla lunga non regge, le attività chiudono. Bisogna portare occupazione con altri tipi di sviluppo. Basta violentare il territorio, il sindaco deve avere il coraggio di dire no a Legnano e al suo mentore»
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