Dopo la voglia di mare in città, ecco la nuova provocazione poetica di Marco De Vendictis – Centinaio dirà no, come la Raggi?

---

Le Olimpiadi a Legnano

Proponiamoci,
la beltà di questa città dai capelli lilla e occhi verdi Legnano deve essere proclamata,
sorretta da intenti forti e incredibilmente altisonanti
Proponiamoci,    
abbiamo un castello con una cinta muraria per difenderci da ogni attacco barbaro/mediatico
Proponiamoci,
abbiamo contrade piene di talenti, Re e Regine, reggenti che possono governare una 
manifestazione internazionale come le Olimpiadi
Proponiamoci, abbiamo Alberto, Magnus Dei che saluterebbe le bandiere dalle coccarde mai viste 
Proponiamoci,
Legnano è l’inno, non una città qualunque, dimenticarlo è da infedeli
Proponiamoci,
non avremmo un Colosseo o un Cristo su una montagna o una Torre di ferro ma abbiamo un
blasone da far impallidire le capitali europee, sponsorizzate da piogge sottili d’interessi velenosi
Proponiamoci,
come l’amore che si contrappone all’odio quando la speranza è un flebile soffio di vento ascoltato 
dai più sensibili
Proponiamoci,
non nascondiamoci più, le grandi città italiane saranno le nostre succursali d’oro
Proponiamoci,
perché la follia nel caso di Legnano sarebbe non accettare sfide impossibili, 
chiudete gli occhi e immaginate moltitudini di genti entusiaste di calpestare le piazze del centro…
tutte le strade non porterebbero più a Roma, saremo la porta d’ingresso del nostro bel paese
Proponiamoci,
massifichiamo le menti per un unico obiettivo e diamo l’esempio a tutti coloro che credono che l’architettura organizzativa sia solo appannaggio di chi ha possibilità di sostenere cifre astronomiche 
Proponiamoci,
i Legnanesi devono far sentire il loro profumo ricco di sostanze introvabili e per questo raro…
le capacità vengono fuori nel momento delle prove più ardite 

Abbiamo un patrimonio da mostrare che ruggisce e non è in vendita…

Marco De Vendictis