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Grand Prix dei “Malnatt”

Il racconto del Legnano Chapter Italy di una giornata a sorpresa "on the road"...

4 settembre 2016 – GRAND PRIX DEI “MALNATT” (lasciati servire)…
Il termine Grand Prix (Gran Premio) viene usato di regola per competizioni sportive-musicali o alla denominazione di premi cinematografici e letterari.  

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GRAND PRIX dei Malnatt 4 di 6

Per quanto riguarda il Legnano Chapter Italy (LCI), gruppo motociclistico facente capo alla concessionaria Harley-Davidson di C.so Sempione 225, il termine Grand Prix è stato utilizzato dallo storico Director Cesare per indicare un evento particolare da lui stesso ideato. E’ infatti dal 2013 che ogni anno, nell’ambito di un fittissimo calendario, quattro eventi vengono organizzati da altrettanti soci (il regolamento permette che l’organizzazione spetti anche a coppie o terzetti  di soci) al fine di offrire al resto del gruppo una giornata a sorpresa “on the road” da vivere in totale spensieratezza. Quindi nessuno, a parte gli organizzatori, è al corrente di destinazione e percorso. Sorpresa!!!
Quest’anno siamo giunti alla IV edizione ed il quarto Grand Prix del 2016, ultimo della stagione,  è stato organizzato da Stefano-“Chef” e Danilo-“Fisio”. Il soprannome calza a pennello in quanto il primo è uno chef, mentre il secondo fa il fisioterapista.
Per questo Grand Prix Chef e Fisio hanno pianificato un run con caratteristiche ben precise:
– dare un nome adeguato all’evento, quindi “Run dei Malnatt”, perché trovare a 45/60 anni tempo e voglia di giocare in questo modo (vale per tutti i soci) bisogna proprio essere un po’ “tèpa” e un po’ “canàia”.
– essere al servizio del gruppo (“lasciati servire”) indossando i grembiuli da cucina al momento giusto.
– mantenere il percorso totale del run al di sotto di 300 km.
– evitare autostrade e superstrade percorrendo vecchie strade secondarie, poco trafficate e con un bel panorama.
– gestire le soste per prima colazione, pranzo e brindisi finale senza occupare alcun tipo di struttura dedicata  alla ristorazione (bar, ristorante ecc ecc), rimanendo quindi sempre all’aperto, dalla partenza al rientro.
Chef ha gestito da par suo la questione relativa alle soste contando sulla preziosa collaborazione di Pam Dodo e Manu nonchè dello staff del Ristorante “Il Giardino” del nostro socio Marco (si giocava in casa). Fisio con l’aiuto di una squadra esterna (composta da Gabri, amici e parenti) ha allestito l’area pranzo in località Masera (VB). La particolarità di quest’area, situata in un bosco a 650 m. di altitudine in prossimità del laghetto di Onzo, è che appartiene ad un consorzio privato, quindi per poterla raggiungere in moto bisogna essere in possesso di una chiave in grado di aprire una sbarra posta lungo il percorso. Ebbene… noi possediamo quella chiave!!!
Ore 8.30 partenza dalla concessionaria HD. Tomas guida il gruppo assistito come sempre dai fedelissimi Safety. Prima tappa Gignese. 
Dopo aver percorso via Alzaia del Ticino a Golasecca, raggiunto Arona S. Carlo e attraversato l’alto Vergante raggiungiamo poco prima delle ore 10 l’area per la prima colazione. Qui Pam Manu e Dodo ci hanno preceduti in gran segreto per allestire nel verde una ricca tavolata. Contemporaneamente Massimo, cuoco del ristorante “Il Giardino”, conduce  un furgone carico di prelibatezze verso l’area pranzo, dove il resto dello staff (Gabri, Elena, Isa, Abe e Mattia) sta terminando di allestire lo spazio, mentre Elena e Pigi (B&B Casa Tomà) si dedicano alla preparazione dell’aperitivo/antipasto a base di genuini prodotti locali.
Ore 10.30 terminata la prima colazione ci rimettiamo in viaggio costeggiando il lago d’Orta quindi Omegna, Gravellona, Premosello, Beura, Masera, evitando accuratamente la superstrada del Sempione. Raggiungiamo il laghetto di Onzo intorno le ore 12.30
Poco prima del nostro arrivo, all’imbocco della strada consorziale, in cambio del lasciapassare Gnoccolone deve promettere al Folletto che presidia la sbarra (un autentico Folletto dei boschi) che non assaggerà nemmeno una goccia di Spritz, memore di antiche esperienze… 
Una volta raggiunta l’area preposta al meritato ristoro ci attende una lieta sorpresa: Monica, Marco ed Enrico ci stanno aspettando già da un po’ con Mimma e Monica, ed è un gran piacere rivederli insieme a tutti noi dopo un periodo di forzato stop. Bravi ragazzi!
Sono quasi le ore 16, dopo aver calmato lo stomaco, giocato ed ascoltato buona musica anni ’70  viene il momento di rientrare. Ma la “sorpresa” è in agguato… Infatti una motoretta, che aveva già fatto le bizze all’andata, non ne vuol proprio sapere di ripartire. È  rimasta in un parcheggio a valle e quindi dev’essere recuperata e trasferita in un luogo sicuro per la notte. E chi mai si può distinguere in occasioni come questa? Come faremmo se dal cilindro non potessimo estrarre lo Zorro delle migliori occasioni? Avreste dovuto vederlo cavalcare la motoretta in panne tenendo con la mano sinistra la corda legata al sissy bar di Fisio e la destra appoggiata al manubrio. Frank e Marco gli danno una spinta per fare in modo che la fase iniziale del traino non sia traumatica. Mitico Zorro,  ti vedo ancora nello specchietto mentre sudi, sbuffi e stringi i denti, ti manca solo una frusta nell’altra mano (…e meno male).  Un paio di km di fatica intensa e la motoretta di Valentino può  dormire tranquilla in attesa del recupero il giorno successivo. Del fatto nessun documento fotografico o filmato, peccato … ci si poteva fare un film.
Purtroppo le operazioni di traino del mezzo ed un poco di ritardo accumulato all’andata ci obbligano a modificare il programma. Quindi il percorso previsto per il rientro (lago di Mergozzo e lago Maggiore) viene ritoccato. Inevitabilmente (ahimè), per recuperar tempo dobbiamo utilizzare la superstrada del Sempione e poi l’autostrada fino a Castelletto Ticino. Qui usciamo per recarci nei suggestivi vigneti di Mezzomerico (NO) dove l’onnipresente furgone guidato da Massimo ci attende per il brindisi di commiato. E quindi prima del definitivo rientro in concessionaria alziamo i calici immersi nel verde per un ultimo cincin.
Ore 18.55 con 5 minuti di anticipo sulla tabella di marcia entriamo nel parcheggio della Concessionaria HD.
Ancora grazie a tutto lo staff (Pam, Manu, Dodo, Gabri, Elena, Isa, Abe, Mattia, Elena, Pigi) che si è prodigato per rendere questo giorno speciale. Grazie a Monica, Marco ed Enrico per averci raggiunto, a Mimma e Monica per averli accompagnati, a Tomas ed i Safety che hanno saggiamente condotto il gruppo, ad Abe che ha vestito i panni del folletto e Nic quelli dell’orsacchiotto, a Marco e Massimo per il servizio di catering, a Lorenzo per l’impianto acustico, a Massimo per le fotografie, a Luca per la stampa dei grembiuli, a Claudio, Presidente del consorzio dell’Alpe, per i permessi, ai 60 che ci hanno seguito, a chi non ha potuto esserci perché ci sarà la prossima volta. Un pensiero speciale a Silvia che, per il maltempo prima e per gravi motivi famigliari poi, non ha ancora potuto presentare il proprio Grand Prix ed infine, perché no, grazie a Chef e Fisio.

Un abbraccio a tutti, Fisio

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Settembre 2016
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