Il video riprende parte della canzone "Lampedusa", cantata sul palco con Adingra Ouattare, uno dei ragazzi di via Quasimodo

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Ci si aspettava una grande affluenza, e così è stato. Il campo sportivo di via Pace, a Mazzafame, era pieno per la seconda serata del District Festival tutta dedicata al reggae. Almeno 5mila le presenze registrate durante l'intero concerto. 

Sul palco, a scatenare la folla, i Sud Sound System, pionieri del raggamuffin italiano. Ad aprire il loro concerto, i Rise Up, seguiti dai Mahout. 

A portare i loro saluti, anche il sindaco Alberto Centinaio e l'assessore alla cultura, Umberto Silvestri. Il Comune ha infatti sostenuto  l'iniziativa – il sindaco si è speso in prima persona anche per il cambio di location, deciso all'ultimo per l'alta affluenza prevista – promossa da un gruppo di oltre 30 giovani volontari del Salice Club. 

Tra i momenti di maggiore emozione, quello con protagonisti i migranti ospiti, a Legnano, nella struttura di via Quasimodo. Insieme ai Sud Sound System, hanno cantato una canzone dedicata alla situazione dei richiedenti asilo a Lampedusa, a chi scappa dalla guerra, persecuzione e fame.

«Non ci aspettavamo tanta gente, un successo oltre ogni più rosea aspettativa – il commento di Massimiliano Canavesi, volontario  –. Ringraziamo tutti, dal sindaco Centinaio ai ragazzi di via Quasimodo per la loro presenza e per la coraggiosa esibizione sul palco. Questa è la Mazzafame che sognavo».

Questa sera chiusura tutta ska, preceduta da una festa anni '50 nel pomeriggio.

Galleria fotografica a cura di Luigi Frigo