La Tela: bilancio positivo a sei mesi dall’apertura
Concerti, convegni, attività sociali, giochi e buon cibo - "Il nostro utile è il benessere che si rimette in circolo"...
Sei mesi di concerti, convegni, attività sociali, giochi e buon cibo. Il 5 dicembre 2015 ha avuto inizio l'avventura dell'Osteria del Buon essere a Rescaldina ed il primo bilancio tirato da Giovanni Arzuffi e dal sindaco Michele Cattaneo è solo positivo. La prima struttura tolta alla criminalità organizzata e destinata ad attività sociali, oltre ad un fatturato di 200mila euro, ha creato a Rescaldina «un luogo di incontro tra adulti e bambini, più che un ristorante» ha sottolineato il primo cittadino.
Numeri alla mano, è stata resa pubblica l'attività economica e sociale svolta fino ad ora. «Ci sono costi che altri ristoranti non hanno. L'attivo di 2mila euro è stato determinato dai guadagni e contributi, oltre che dai costi sostenuti per materie prime, spettacoli, stipendi e spese di gestione. Il nostro obiettivo alla fine dell'anno resta comunque quello di pareggiare. Quelllo che ci soddisfa maggiormente è la parte sociale dell'attività, il nostro utile è il benessere che si rimette in circolo»
La Tela dà lavoro a dieci persone: sette dipendenti a tempo indeterminato e tre inserimenti lavorativi (persone con disabilità). Non solo, in sei mesi si sono sempre alternati cinque stagisti dell'Enaip. Il sabato sera, inoltre, è stata la musica a fare da cornice alla serata con 24 concerti, mentre nel semestre si sono svolti convegni sulla legalità e 10 presentazioni di libri. Per non dimenticare gli incontri che Libera Varese ha tenuto con gli studenti del territorio e gli psicoaperitivi sulla violenza di genere. Diverse poi le associazioni che hanno fatto uso degli spazi al primo piano gratuitamente per le loro riunioni.
«E' stata una scommessa vinta – ha commentato il primo cittadino -, la dimostrazione che ce la si può fare, considerando che a La Tela sono stati dati parecchi vincoli, come il controllo serrato sui pagamenti, da fare solo elettronici, e sulla scelta dei fornitori che non sfruttino la manodopera. Tutto questo porta alla struttura valore aggiunto. Al Comune non interessa l'attivo, ma che questo posto si autosostenga, oltre che dal punto di vista economico, anche da quello sociale». «Il nostro obiettivo è quello di avere al 100% fornitori pienamente certificabili – ha aggiunto Arzuffi -, che garantiscano quindi la sostenibilitò, la tracciabilità e l'eticità nella filiera dei loro prodotti. Per le verdure il discorso è più complicato a causa dei tempi stretti della ristorazione, ma stiamo lavorando per riuscirci».
Tante ancora le idee da sviluppare per rendere sempre viva La Tela, soprattutto per i giovani, come ha sottolineato Eunice Gordon di Team Down. Infine un pensiero è andato ad Emanuele Fontana, ex assessore comunale scomparso lo scorso giugno: «L'idea di creare un Osteria del Buon Essere è stata sua, come il nome scelto» ha spiegato il sindaco Cattaneo.
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