Quantcast

Dai ravioli agli gnocchi, la pasta fresca insegnata al Tigros

Ai corsi di cucina di Tigros di Busto Arsizio ha portato la propria arte culinaria Marta Grassi del Tantris di Novara...

La pastra fresca in tavola: ai corsi di cucina di Tigros (Busto Arsizio) ha portato la propria arte culinaria Marta Grassi, insieme a Daniel, studente in stage nel suo ristorante: «Tantris è il nome del mio ristorante, che è l'anagramma di Tristan, da Tristano e Isotta, ma che richiama anche il nome di una dea che distribuiva cibo» ha spiegato Grassi. 

Galleria fotografica

Marta Grassi al Tigros di Busto Arsizio 4 di 28

Una donna "piccola", ma piena di energia, Grassi ha cominciato impastando per realizzare ravioli del plin con uovo, parmigiano e asparagi: «Dobbiamo usare i prodotti del momento e della stagione, per cui oggi usiamo gli asparagi». Gli asparagi sono stati tritati fini fini, cotti e passati in padella con abbondante burro. Per fare il ripieno dei ravioli sono stati amalgamati insieme 200 grammi di ricotta e 200 grammi di parmigiano con una spolverata di noce moscata. Per fare invece i ravioli è stata stesa la pasta, tagliata e bagnata con acqua usando un pennello, ma anche il dito, «per farla attaccare bene nel chiudere i ravioli». Infine, aiutandosi con una sac à poche, è stato inserito il ripieno e richiusio il raviolo. «Plin significa pizzicotto, perchè i ravioli vengono pizzicati per dividerli, poi vengono tagliati nel punto in cui viene pizzicato».

Per il condimento sono stati uniti 4 tuorli, 100 grammi di panna, sale e pepe. «L'uovo è meglio se lo si rompe su una superficie piana così da creare un punto tondo dove inserire le dita. Una volta versati i tuorli e aggiunta la panna, il consiglio è di frullare tutto, ma poco perchè altrimenti la panna monta». Al composto è stata data una scottatina ed è stato messo nel piatto come base. Cotti i ravioli in due minuti, sono stati uniti agli asparagi in padella e adagiati sul piatto sopra la crema d'uovo. Con le punte di asparagi, infine, sono stati guarniti i ravioli: «Ecco il nostro piatto: semplice, leggero, ma comunque calorico. Gli asparagi  fanno bene all'intestino ma questi possono essere anche sostituiti con un'altra verdura del momento»

Il secondo piatto presentato al corso è stato cannoli di baccalà e salsa di pomodori crudi: «Usiamo il baccalà perchè fa molto bene, è morbido e dolce e ha solo bisogno di un risciacquo se rimane sotto sale una settimana». Il baccalà è stato messo a cuocere in padella con burro, aglio e alloro. Per la rosolatura è stato aggiunto anche il latte. Nel frattempo sono state lessate le patate e schiacciate. Su un piatto poi è stato riposto il baccalà disintegrato dalla cottura, è stato schiacciato con una forchetta poi in una ciotola è stato unito alle patate e al prezzemolo tritato. Mentre è stato amalgamato il tutto, sono stati aggiunti anche olio e sale per avere poi un composto morbido. La pasta, una volta cotta, è stata passata in acqua fredda e asciugata su carta. «Il foglio di pasta va inserito a taglio e fino alla fine nell'acqua, poi va mossa un po' per cuocerla». Il cannellone, riempito con il baccalà, è stato chiuso e «accarezzato con olio per evitare che durante la cottura non si attacchino fra loro». Tagliati i cannelloni della grandezza che si preferisce, sono stati messi in forno per 20 minuti a 200 gradi con una spolverata sopra di pan grattato, «vanno solo scaldati perchè tutto è già cotto». Una volta tolti dal forno, sopra ai cannoli è stato messo un composto di pomodori a dadini, erba cipollina, basilico tritato, capperi sotto sale, olive taggiasche, sale e olio. «Creiamo così un contrasto termico nel piatto, piacevole al palato. Ovviamente si può usare un altro tipo di pesce, l'importante è che sia saporito».

Infine Marta Grassi ha preparato gustosi gnocchi gratinati allo speck: per preparare il condimento sono state fatte saltare in padella con un filo d'olio le zucchine, che solo bagnate d'acqua sono state poi frullate per ottenere una crema. Sono stati poi fatti gli gnocchi con 500 grammi di patate schiacciate, un uovo piccolo, 150 grammi di farina e 25 grammi di parmigiano. Impastato il tutto, senza lavorare troppo l'impasto, sono state fatte striscioline di pasta, tagliate a pezzetti e con una forchetta sono stati fatti gli gnocchi. «Meglio usare patate per gnocchi, se la patate è giusta, gli gnocchi vengono una meraviglia». Gli gnocchi sono stati poi cotti e messi in acqua fredda prima di passarli in forno.

E' stato infine preparato il composto in una pirofila: a strati è stata messa la salsa di zucchine, gli gnocchi, lo speck fresco tagliato a striscioline e rosolato con cipolla, qualche cubetto di formaggio (toma). La pirofila, infine, è stata messa in forno per 20 minuti a 200 gradi. 

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 24 Maggio 2016
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Marta Grassi al Tigros di Busto Arsizio 4 di 28

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore