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Approvato il documento unico di programmazione

Previsti investimenti in welfare e scuola - Troppo poco secondo le opposizioni...

Si è entrati prima del tramonto e si è usciti a notte fonda. Un consiglio comunale ricco di argomenti quello di ieri, giovedì 14, a Cerro Maggiore. 18 i punti all'ordine del giorno ma a tenere banco è stato soprattutto la questione di cui si sta vociferando in questi giorni: l'addio a Cerro da parte di Ikea per trasferirsi ad Arese (qui il link).

In Comune non è arrivata alcuna conferma ufficiale riguardo questa ipotesi. Il sindaco Teresina Rossetti ha anzi ribadito come il colosso svedese dell'arredamento abbia anche recentemente sottolineato l'importanza strategica del territorio di Cerro Maggiore.

L'amministrazione ha assicurato che quanto previsto nel Documento Unico di Programmazione presentato proprio ieri sera, verrà realizzato a prescindere dall'insediamento Ikea ad eccezion fatta della tangenzialina che servirebbe proprio quell'area. Nel DUP, il documento che prevede le attività operative del Comune, attenzione al sociale (housing, sostegno alle famiglie e al lavoro), all'istruzione (rinnovato il piano diritto allo studio) e alle necessità dei cittadini per quanto riguarda gli orari degli uffici comunali, che si cercherà di uniformare il più possibile. Previsti anche interventi sulle scuole di via Boccaccio, Carducci e sul nido di Cantalupo, incentivi per la riduzione della CO2 e per l'installazione di impianti fotovoltaici.

"Mi sembra davvero poco quanto è stato previsto nel DUP riguardo alle opere pubbliche – ha commentato la consigliera di opposizione Marina Lazzati -. La giunta rimane immobile". Dubbi da parte anche delle altre forze di opposizione. Gabriele Dalla Maria ha criticato lo stanziamento di 453mila euro per il welfare, a fronte dei soli 500 euro per l'industria e l'artigianato. "Andrebbero investiti maggiori soldi in questo settore – ha suggerito il consigliere -. Aiutando il lavoro, si aiuta maggiormente chi è in difficoltà".

Grandi assenti, invece, i 4 consiglieri "dissidenti": Antonio Lazzati, Calogero Mantellina, Simona Dell'Acqua e Giuseppe D'Anna. I 4 non si sono presentati in consiglio per esprimere il loro "totale dissenso e la sfiducia nei confronti di questa giunta, con la g volutamente minuscola". Il sindaco Rossetti ha preso atto della loro assenza giustificata comunicando la scelta al conisiglio ma si è rifiutata di leggere la lettera in cui Lazzati e i suoi spiegavano le proprie motivazioni (qui il link). "Non procederò a leggere la lettera perchè la ritengo offensiva per la giunta – ha commentato il primo cittadino -. Almeno uno dei 4, se ci tenevano, si sarebbe dovuto presentare per leggerla".

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Pubblicato il 15 Aprile 2016
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