Lunghi e sentiti applausi per l'ultimo addio a Rosamaria Codazzi, dirigente dell'Isis Bernocchi di Legnano e dell'istituto comprensivo Carducci. Parenti, amici e colleghi oggi, giovedì 14 aprile, hanno affollato la chiesa di S.Domenico per partecipare ai funerali. Ma soprattutto, tanti, tanti studenti. I suoi affezionati studenti, che non hanno voluto mancare all'ultimo saluto.

La cerimonia è stata concelebrata da don Marco Lodovici, don Marcello Brambilla (insegnante di religione all'istituto) e don Davide Bertocchi. Una partecipazione ampia tanto che Corso Garibaldi è stato chiuso al traffico per permettere  alle persone di seguire la funzione anche fuori dalla chiesa.

Presenti i professori e gli allievi dell'Istituto Bernocchi; con i dirigenti scolastici degli istituti di Legnano e zona. In rappresentanza dell'amministrazione l'assessore all'Istruzione Chiara Bottalo con Umberto Silvestri (Cultura) e Antonino Cusumano (Opere Pubbliche). Tra loro anche numerose autorità e politici locali con cui Rosemary ha condiviso momenti professionali e politici. 

Nell'omelia, don Brambilla ha ricordato Rosemary per la sua vitalità, la capacità decisionale e la positività. «Ricordatevi che un amico ci insegna a vivere. Non c'è stato un momento, nella sua vita, che non ha impegnato per i suoi ragazzi e per la sua famiglia. Stamattina nel cortile della scuola ho visto 1500 studenti in silenzio per ricordare la loro preside Rosemary. Ecco, questa è la dimostrazione che dedicarsi agli altri e portare avanti i propri ideali porta i suoi frutti: il chicco di grano caduto a terra non muore. Ricordo la sua serenità anche nell'ultimo periodo e la cura verso il suo corpo: anche quando era in ospedale si truccava, aveva un aspetto fine ed è sempre stata molto bella. Rosemary è un esempio che ci fa capire che dobbiamo vivere intensamente come ha fatto lei».

A fine cerimonia la sorella Cristina, due colleghe e Alessio Marinoni hanno ricordato la legnanese.

«Siamo orgogliosi delle numerose manifestazioni di affetto dimostrate in questi giorni  – racconta commossa la sorella Cristina -. Significa che il tuo impegno educativo, il tuo lavoro e i progetti che hai promosso hanno lasciato un segno in tutti. Sei sempre stata la numero uno e non solo perchè eri la maggiore delle 4 sisters». Accennando all'ultimo periodo di vita di Rosemary, la sorella Cristina ha ricordato: «Hai affrontato la malattia in maniera ottimista e fiduciosa sino alla fine, tanto da portarci a pensare che tutto si sarebbe risolto. Al tuo fianco Stefano ti ha sempre incoraggiato: a lui va tutto il nostro affetto e un grazie speciale. Grazie per il bellissimo viaggio che avremmo voluto fosse piu lungo. Sei stata una grande mamma, zia, sorella e donna».

Così la prof. Gabriella Oldrini ha dato voce a tutto il corpo insegnante dell'Istituto Bernocchi: «Solare, energica, determinata: é così che  noi del Bernocchi, e non solo, abbiamo ancora negli occhi la nostra preside. Confessiamo che non vorremmo essere qui, ma a scuola per sentirla raccontare ancora, con incredibile dettaglio, la storia particolare di alcuni studenti che erano “suoi”, oltre che nostri. Vederla confondersi ancora, con la consueta eleganza e leggerezza, tra le ragazze della Moda, alla fine di una loro sfilata. Ma la nostra preside é oggi, per tutti, semplicemente Rosemary. Lasciaci dire che ciò che vorremmo di più é avere la tua vitalità, la tua passione per le cose che amavi, la tua tenacia nel perseguire gli obiettivi che volevi realizzare, soprattutto  vorremmo avere  la dignità con cui hai combattuto in silenzio la tua ultima battaglia».