Basta esondazioni: 300mila euro per la tutela dell’Olona
Il finanziamento è stato concesso da Regione al Comune di San Vittore Olona per l’adeguamento di sezioni idrauliche a difesa sponde...
Regione Lombardia ha deliberato 300mila euro per risolvere le criticità idrauliche del fiume Olona sul territorio di San Vittore Olona.
Dopo l'ultima "bomba" d'acqua che lo scorso luglio ha colpito il la zona attorno al Castello di Legnano isolando il residence dei Mulini, l'amministrazione comunale è tornata a bussare al Pirellone per chiedere fondi per la tutela e la messa in sicurezza del corso d'acqua. Dopo una lunga serie di incontri con l’assessore Beccalossi di Regione Lombardia, il 4 aprile è arrivata la buona notizia con la pubblicazione del finanziamento di 300mila euro all'interno del Bollettino Ufficiale Regione Lombardia per "l’adeguamento di sezioni idrauliche a difesa sponde del fiume Olona”.
Interventi che nulla hanno a che fare con le vasche di laminazione, il cui progetto è momentaneamente sospeso. Il riconoscimento è stato concesso a seguito di una nota tecnica redatta da Aipo dopo un sopralluogo, nella quale si elencavano i punti critici del sistema difensivo idraulico, (a monte delle vesce di laminazione, fino al confine con il territorio comunale di Legnano), oltre ad una serie di proposte sulla tipologia degli interventi per la risoluzione delle criticità stesse.
Quattro, nel dettaglio, i punti critici: il nodo idraulico del Castello di Legnano, il Mulino Meraviglia, la zona via Antonio Barlocco e il Mulino Montoli.
«Lo consideriamo un primo riconoscimento da parte di Regione, su cui abbiamo fatto breccia, con l'obiettivo di ricevere altre tranche di finanziamenti – ha commentato il sindaco Marilena Vercesi – inizieremo pertanto dagli interventi priorità affidando la progettualità, tramite convenzione, al Consorzio Fiume Olona, il cui personale conosce il territorio ha le competenze idonee. Oltre a tutelare la sicurezza questi interventi rendono fruibili ai cittadini, sempre alla ricerca di luoghi da vivere, gli “spazi aperti periurbani”, valorizzando paesaggio e territorio, generando vantaggi sulla qualità della vita».
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