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Farioli: “Il battesimo civico in una Città che ha compiuto 150 anni”

L'invito del primo cittadino è rivolto ai giovani che voteranno per la prima volta alle amministrative...

Nelle prossime settimane il sindaco Gigi Farioli inviterà al “battesimo civico” le ragazze e i ragazzi che voteranno per la prima volta per il governo della Città in occasione delle prossime elezioni amministrative. Di seguito le sue considerazioni.


“I lettori, pochi forse, ma certamente meritevoli di attenzione almeno da parte mia, già sanno che il tema di quest’anno, ad enfatizzazione dei dieci precedenti appassionatamente dedicati alla Città, è: “Difendere (e garantire) il futuro”. Alla vigilia della tornata amministrativa del giugno prossimo, sulla considerazione proprio del diffuso e, spesso, apparentemente giustificato senso di scoramento, di sfiducia, di inerzia, ho ritenuto di impegnarmi e di impegnare l’amministrazione tutta non solo sullo stimolo e sullo sviluppo di progettualità intorno a questo tema, ma ho ritenuto anche di farmi e farci promotore e promotori delle cosiddette “primarie delle idee”, nel senso di offrire alle cittadine e ai cittadini, ma soprattutto a chi si proporrà, l’opportunità di affiancare ai visi, ai nomi, alle liste, in una parola alle biografie, anche uno sguardo, una consapevolezza, un’appartenenza. 

E’ per lo stesso motivo che, a settant’anni e più, dal ritorno alle libere consultazioni democratiche, a settant’anni dalla prima chiamata alle urne per le donne, vorrei terminare il ciclo delle primarie stesse con un significativo incontro con chi, per la prima volta, ragazze e ragazzi, sarà chiamato a concorrere con un voto, libero e consapevole, al governo della propria città. 

Città, polis, partecipazione attiva, politica. E’ per questo che nell’ambito delle azioni in fieri con le associazioni, con le scuole, con le università, organizzeremo un incontro pubblico per il “battesimo civico”. Certamente con il sottoscritto, per uno scambio interattivo su come valorizzare, dare un senso alla partecipazione attiva, sia nel senso di cittadino responsabile, sia nel senso di elettore consapevole, sia nel senso di attore che si propone agli altri. Soprattutto per promuovere fiducia, speranza, partecipazione, consapevolezza. In una parola il piacere di esserci e di farsi valere, sentirsi parte di un popolo in cammino che non viene dal nulla e che non è destinato al nulla. Perché è stato certamente difficile, ma anche altrettanto certamente affascinante, essere il sindaco di Busto per dieci anni. Perché spero con tutti, giovani e meno giovani, sarà bello essere cittadini di Busto per altri cento. Ma perché a ciascuno di noi è chiesto di essere operatori di fiducia, di speranza, di progettualità. E ciascuno ha un suo ruolo e una sua vocazione. Quel giorno e non solo quel giorno, saranno invitati tutti coloro i quali hanno compiuto 18 anni o li stanno per compiere, e per la prima volta saranno chiamati al voto per la loro Città. Quel giorno sarà anche presentata un’opera di un nostro maestro artista, Marco Zambrelli, particolarmente sensibile, non solo all’arte, alla bellezza, alla tecnica, ma anche alla sua e alla nostra Città, autore di un’opera inedita, proprio dedicata al popolo in cammino di una Busto giunta coerentemente e fedelmente al suo centocinquantesimo anno di vita. E che non vuole considerare terminata la sua traiettoria. Nei prossimi giorni annunceremo e specificheremo il programma; sin d’ora ciascuno, candidati in corsa o in pectore, attori delle primarie e cittadini elettori, ma soprattutto ragazze e ragazzi e associazioni giovanili preparino quel giorno di festa. Io per ora aspetto consigli e stendo programmi”.

Redazione
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Pubblicato il 29 Marzo 2016
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