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Villa Cortese celebra il suo partigiano, Angelo Bertani

Per la Giornata della Memoria consegnata la tessera ad honorem alla moglie del deportato - Ricordato anche Ignazio Rigiroli...

Nella foto, con Marco Bollati (al centro), presidente dell'Anpi di Villa Cortese, la moglie Antonietta e i fratelli di Angelo Bertani; sul tavolo la bandiera dei Deportati che la moglie ha donato alla sezione ANPI locale.


Riceviamo e pubblichiamo dall'Anpi di Villa Cortese

29 gennaio. Si è tenuta a Villa Cortese la commemorazione del "GIORNO DELLA MEMORIA"  in ricordo di Angelo Bertani, ad un anno dalla morte. 

La serata è stata introdotta da Roberto Mezzenzana, che ha ricordato l'importanza della Memoria e che spetta a chi è venuta dopo conservarla e proporla alle nuove generazioni. 

Claudia Bossi ha ricordato la figura del Partigiano-Deportato Angelo la cui esperienza era stata da lei raccolta e racchiusa nel libro "Sul filo della Memoria". Claudia ha poi consegnato a nome dell'ANPI la tessera ad honorem ad ANTONIETTA, moglie di Angelo. 

E' stata poi la volta del professore Giancarlo Restelli inquadrare il momento storico della seconda guerra mondiale con l'utilizzo dei campi di sterminio per l'eliminazione degli oppositori politici e dei "diversi". Restelli ha anche ricordato la figura di Ignazio Rigiroli, l'altro partigiano di Villa Cortese che fu deportato con Angelo sullo stesso "trasporto 81" verso Flossenburg, ma poi il loro destino si divise e riuscifrono entrambi a tornare a casa. Però quando Angelo arrivò con il treno alla stazione di Legnano : «A quel punto però mi misi a cercare un passaggio che portasse a Villa Cortese e, meraviglia delle meraviglie, chi vidi passare in bicicletta? Il mio amico Ignazio Rigiroli. Io lo chiamai e lui mi riconobbe subito… ci abbracciammo, piangevamo, non pensavamo più di rivederci dopo la separazione di Flossenbuerg… lui infatti era stato mandato a Kottern e da quel momento non avevo più avuto sue notizie. Il ritrovarlo così, in piazza a Legnano, sano e salvo, mi riempì di commozione… Mi portò a casa sulla canna della bici e fu un’emozione grandissima tornare a Villa dopo tutto quello che avevo passato»

Dopo la visione del "viaggio in un mondo fuori dal mondo" i  giovani Stefano Pedretti e Diletta Vignati hanno raccontato la loro esperienza e quello che si è formato nel loro cuore, nella loro mente. Diletta: «Dai deportati che si sono salvati ho imparato che nonostante tutte le tragedie conta  perdonare, non odiare, sperare in un mondo migliore». Stefano riporta un pensiero di Damiana: «Vivere la storia è tutt’altra cosa che studiarla sui libri… Come potevano sopportare? Che cosa avrei potuto fare io, al loro posto?».

Il presidente MARCO BOLLATI ha infine ringraziato relatori, familiari di Angerlo Bertani, il pubblico e l'amministrazione comunale con il sindaco Alborghetti e l'assessore Colombo.

Chi è Angelo Bertani: nato nel 1928 a Villa Cortese. partigiano combattente fu arrestato in provincia di Como il 14 giugno 1944. Dopo San Vittore e il lager di Bolzano giunge a Flossenbuerg il 7 settembre 1944 (trasporto 81 con Rigiroli). Sopravvisse alla terribile marcia della morte da Flossenbuerg a Dachau. Fu liberato a Dachau il 29 aprile 1945. «Io me lo sogno ancora adesso, e per anni ogni notte ho avuto paura ad addormentermi perché rivivevo quella vita terribile». Questa una dichiarazione del deportato. 

Questa invece una dichiarazione di Ignazio Rigiroli: «La storia è lunga, indescrivibile, chi ci è passato per quei campi, ha lasciato segni e dolori, ferite che non guariranno mai». Nato il 7 ottobre 1922 a Villa Cortese. Arrestato a Ballabio (CO) il 4 luglio 1944 è recluso a San Vittore. Deportato da Milano arriva a Bolzano il 17 agosto. Deportato da Bolzano giunge a Flossenbuerg il 7 settembre (Trasporto 81 con Bertani). È trasferito a Kottern (Dachau) dove arriva il 10 ottobre 1944. Liberato a Kottern il 7 maggio 1945.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Febbraio 2016
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