Case Aler: il caso approda in Regione
La consigliera regionale Carolina Toia ha presentato una interrogazione - Qualcuno deciderà di muoversi, finalmente?
Lo stato di degrado e abbandono degli alloggi ALER di via Carlo Porta a Legnano approda in Regione. In una interrogazione alla Giunta, la consigliere regionale Carolina Toia del Gruppo “Maroni Presidente” chiede di conoscere «quali siano i costi di ristrutturazione e di bonifica degli stabili di via Carlo Porta e le tempistiche relative al risanamento degli immobili e delle pertinenze, con conseguente ripristino della legalità».
L’interrogazione prende le mosse dalla constatazione che gli immobili e le aree pertinenti dei fabbricati di edilizia popolare ai civici 122 e 114 di via Carlo Porta «ad oggi si presentano in uno stato di degrado e abbandono, denunciato a più riprese dagli stessi inquilini – lamenta Toia – e il complesso di edilizia popolare è di fatto, ormai da anni, “preda” degli abusivi. Il crescente degrado ha portato a rischi per la sicurezza e alla presenza fissa di spacciatori e delinquenti, con il conseguente aumento di furti, danneggiamenti alle auto e siringhe abbandonate».
La consigliere della Lista Maroni ricorda due precedenti interrogazioni all’assessore alla Casa e Housing sociale di Regione Lombardia, Fabrizio Sala, alle quali l’assessore ha risposto comunicando che ALER Milano ha presentato denuncia ai Carabinieri e alla Polizia Locale di Legnano «in merito alle continue violazioni di proprietà privata e utilizzo improprio delle aree e degli edifici di via Carlo Porta. Inoltre – si legge nel testo dell’interrogazione – la stessa Polizia Locale ha svolto diversi sopralluoghi, manifestando ad ALER la disponibilità ad allontanare gli occupanti abusivi, a condizione che ALER adottasse nell’immediato misure concrete per rendere inaccessibile l’area».
«Ad oggi – conclude Carolina Toia – il perdurare del degrado aggrava il malcontento dei residenti che, impotenti, fanno appello alle istituzioni e all’Ente gestore per ripristinare, com’è legittimo, la legalità nell’area e ridare dignità ad un quartiere che per troppo tempo ha dovuto convivere con una situazione di totale abbandono e insicurezza. Occorre intervenire nell’ambito delle politiche abitative, ciascuno, Comune e Regione, per la propria competenza, nel rispetto del “diritto di abitare"».
Sotto una galleria di immagini, scattate in una recente visita della stampa locale in via Porta
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