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Senza fondi, Oasi WWf a rischio

Il centro di Vanzago salva oltre 3mila animali selvatici l'anno - In visita la Regione per capire la situazione alla luce degli effetti della riforma delle Province...

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Regione in visita all'Oasi WWF di Vanzago 4 di 35

Oltre 3mila animali selvatici autoctoni salvati in un anno e un esercito di 80 volontari. Eppure, l'oasi WWF di Vanzago, vive ancora nell'incertezza economica con i fondi pubblici in balia della nuova riforma delle province.

Per  comprendere la situazione di queste realtà, alla luce degli effetti della riforma Delrio, l'assessore regionale all'agricoltura, Gianni Fava, ha fatto visita al centro dell'Alto Milanese. 

«Questi centri erano sostenuti dalle attività delle provincie con fondi trasferiti dalle Regioni  – ha spiegato l'assessore –  Nell'ultimo anno  si è registrata però una difficoltà nell'erogazione delle risorse, nonostante la Regione, a cui sta per essere trasferita la competenza su questo centro, abbia regolarmente liquidato alle Province stesse la quota di spettanza in materia di fauna selvatica. Stiamo cercando di capire come possa essere affrontato il problema, perchè crediamo che questi centri siano insostituibili. Realtà che vivono prevalentemente di volontariato ma che hanno bisogno di fondi per mantenere gli animali ricoverato. Quello di Vanzago è un punto di eccellenza che rappresenta un modello efficace di gestione della fauna selvatica». 

Solo dopo una diffida sono arrivati i fondi dovuti da Città Metropolitana relativi al bilancio 2014. Ora l'oasi, che  riceve esemplari di fauna feriti e in difficoltà dalle province di Milano, Varese, Monza e Lodi, attende le risorse del 2015. I referenti del centro faticano ad avere risposte esaustive sui fondi e chiedono certezze, soprattutto perchè il lavoro è tanto e gli animali feriti continuano ad arrivare. Dal primo gennaio ad oggi ne sono stati ricoverati 21. Quello di Vanzago è un centro di eccellenza con ambulatori e voliere di grandi dimensioni per ospitare uccelli feriti (falchi, poiane, corvi…) in attesa della loro liberazione.

In occasione della visita dell'assessore è stato liberato in volo uno Sparviero proveniente dalla provincia di Varese, ricoverato nel centro a causa di un trauma subito per un impatto contro una barriera antirumore.

«La nostra preoccupazione ora – ha concluso Fava – e' garantire continuita' dei servizi, nelle more di una riforma degli Enti locali pasticciata, che non ha tenuto conto, appunto, dei servizi ai cittadini e al territorio. Tocca alla Regione ora prendersi carico della funzione e capire come ridare piena funzionalita' al Cras sul territorio lombardo».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Gennaio 2016
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