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Farioli lancia “Le primarie delle idee”

Dopo il "Te Deum" di fine anno, il primo cittadino propone alcuni spunti di riflessione sulla Busto del 2020...

Dopo il "Te Deum" di fine anno, Farioli, sempre pià vicino alle prossime scadenze amministrative, propone alcuni spunti di riflessione sulla Busto del 2020, su chi nei prossimi anni governerà la città che l'attuale primo cittadino ha amministrato nei 10 anni appena trascorsi. Un direttore d'orchestra, si è recentemente definito Farioli, perchè «se libertà e democrazia hanno e devono avere ancora un senso, occorre certamente una classe dirigente, non un uomo o una donna soli al comando. Occorrono direttori d’orchestra, ma che conoscano musica e spartiti. Occorrono nomi, volti, ma soprattutto è indispensabile uno sguardo che sappia proiettarsi con una visione d’insieme».

L'amministrazione lancia così "Le primarie delle idee" per «offrire occasioni di approfondimento, confronto, stimolo per l’approccio a un dibattito non sterile che vogliamo declinare in alcuni incontri seminariali che possano costituire terreno fertile per una partecipazione consapevole e proficua su temi e dati certi a formazioni politiche, associazioni culturali, sociali, giovanili ed economiche, così come ai molti tentativi civici di cui si avverte in Città il pullulare e il desiderio di proposta». 

Uno dei temi oggetto di seminario interattivo sarà proprio l'interrogativo su come costruire una Busto del 2020, "attrattiva di risorse pubbliche, private ed istituzionali per uno sviluppo sostenibile"? «Una città saldamente inserita nel contesto metropolitano – scrive Farioli in una lettera –, a cavallo del Sempione, dell’Altomilanese, della Valle Olona, necessiterebbe probabilmente, per razionalizzare energie, servizi, limitare burocrazie, tempi morti e sovrapposizioni, quando non incertezze di responsabilità, di un’unica autorità sovracomunale. Questo però oggi appare utopico»

Tanti ancora i temi che Farioli fa emergere per una riflessione su presente e futuro. Tra questi l’idea di creare una free zone, in un’ottica dove «vanno approfondite e rideclinate le politiche di insieme e di partecipazione (?) a Centro Tessile Cotoniero, Sea, Malpensa Fiere, eccetera. E’ di questi giorni l’ennesima e ancor più contraddittoria fermata sul percorso di piano aeroportuale con la bocciatura del decreto Lupi. Quale ruolo immaginiamo in collegamento con Regione, Ministero, ma soprattutto con la governance di Sea e il piano aeroportuale lombardo?» 

Ancora, il sindaco Farioli afferma come «non vada sottovalutato l’investimento in campo educativo e formativo, nella peraltro sempre più sottaciuta necessità che anche ogni politica di sostegno all’occupazione, alla casa e al lavoro non può oggi prescindere da una attenta, rigorosa, razionale ridestinazione di risorse pubbliche e private. Che parta anche e tenga conto sempre di più dei nuovi orientamenti anche qui in sede europea». 

Difendere e garantire il futuro: altro tema su cui riflettere e progettare è quello sul valore dell'impresa: «Il successo dei nostri imprenditori e della nostra Città, va oggi riposizionato in condizioni che fanno della sostenibilità non più un limite allo sviluppo, ma un’occasione di innovazione. Nessuna impresa e nessun imprenditore devono e possono sentirsi soli e magari sottovalutati proprio dalla loro comunità».

Sui diversi temi qui accennati l'amministrazione proporrà entro la fine di gennaio un calendario di giornate seminariali e interattive: «Mi auguro che queste possano essere un‘auspicabile chiamata alla partecipazione di quei molti – conclude il primo cittadino di Busto Arsizio – che in Città mi hanno dimostrato in questi anni di avere molto da dire e da dare, che molto già danno e offrono, oltre che a sé e alla propria crescita, alla crescita del bene comune».

Redazione
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Pubblicato il 12 Gennaio 2016
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