Dopo avere vinto una causa, si presenta davanti alla sede di Equitalia e "minaccia" di pignorare quanto gli spetta, ottenendo il dovuto. Ad averla fatta franca con il gigante Equitalia, è l'avvocato legnanese, nonchè consigliere comunale nelle fila del Pd, Salvatore Verdoliva.

Considerata la velocità con cui l'ente statale chiede i soldi ai cittadini, con tassi «da usuraio», il professionista non ha voluto soprassedere sul mancato pagamento da parte di Equitalia nei confronti, suoi e della sua cliente: «Nel 2013 la mia assistita ha ricevuto una serie di cartelle esattoriali per un totale di 2.300 euro, oltre al fermo dell'auto – spiega l'avvocato – Dopo essermi opposto davanti a Giudice di Pace di Rho, ho chiesto l'annullamento di tutte e 5 le cartelle, per la maggior parte finite in prescrizione. E' stato sbloccato il fermo dell'auto e il Giudice ha sgravato la mia cliente dal pagamento di 1900 euro.  Avendo vinto la causa, anche le spese legali, circa 950 euro, non dovevano  più essere a carico della cliente ma corrisposte da Equitalia, come stabilito dal Giudice».

L'ente di riscossione, però, ritarda a pagare e, una volta notificata la sentenza e il precetto, Salvatore Verdoliva decide di presentarsi nella sede milanese di via San Gregorio con l'ufficiale giudiziario per pignorare dalla cassa la somma di denaro che gli spetta. A quel punto Equitalia compila un assegno circolare e lo consegna al creditore: «sono troppe le persone tartassate da Equitalia, che applica tassi da usurai non appena qualcuno ritarda nei pagamenti – spiega il legnanese -. Con questa azione ho colto l'occasione per togliermi alcuni sassolini dalle scarpe».