L'ex Centro Comunitario dell'Oltrestazione riapre come laboratorio della Cooperativa "Santi Martiri" nella quale lavorano 14 ragazzi di cui 8 diversamente abili. Dopo 6 anni di attività in via 29 Maggio, l'attività sociale, ha traslocato negli spazi in via Venezia 60 a Legnano. Un gradito, per tutti, ritorno a casa, ricordato domenica con la Festa del disabile che ha animato il sagrato della parrocchia dell'Oltrestazione, in via Venegoni.

«Dal 2009 ad oggi il numero di dipendenti, tirocinanti, stagisti e volontari è notevolmente aumentato e di conseguenza gli spazi in via 29 Maggio erano diventati troppo piccoli – spiega il presidente della cooperativa Lorenzo Turri -. Per questo abbiamo accolto la proposta di don Fabio, il nostro parrocco: prendere in affitto i locali del piano terra dell’ex Centro Comunitario. Un'offerta che ci permetterà di dare una nuova prospettiva di vita alla cooperativa».

Gli ambiti delle attività svolte dai dipendenti vanno dall'archiviazione dati con sviluppo di software, all’assemblaggio elettromeccanico di piccole componenti, dalla preparazione di resistenze elettriche al lavoro per articoli di calzature, dalla confezione di materiale per hobbistica alla manutenzione del verde e dalla consegna di documenti al rendiconto di dati per indagini di mercato.

«Sono tutte attività svolte grazie alla disponibilità di alcune industrie di Legnano e dintorni – sottolinea Turri -. Ma siamo in crescita e abbiamo bisogno di nuove commesse per continuare a dare occupazione. Il lavoro è dignità, dice Papa Francesco. Allora, inventiamo progetti a sostegno delle persone più svantaggiate per dare loro maggiore dignità».

La Santi Martiri Società Cooperativa Sociale si è costituita nel 1998 per iniziativa del “gruppo famiglie” della parrocchia dei SS. Martiri e di don Marco Casale, allora coadiutore dell’oratorio. La cooperativa, di tipo “B”, di lavoro e servizio e quindi una ONLUS cioè una organizzazione non lucrativa di utilità sociale. E' regolarmente iscritta nell'albo nazionale e regionale, è consorziata con il Consorzio sociale Est Ticino ed associata a Confcooperative.

«Il nostro scopo è aiutare soprattutto giovani con difficoltà – afferma Turri – e offrire loro l’opportunità di mettere a frutto il proprio talento nel mondo del lavoro».

Con questo ritorno a…casa, anche la struttura del Centro Comunitario, punto di affollata accoglienza negli anni Settanta e Ottanta, riprende a vivere in maniera ancora più continua. «Possiamo definirla una Cittadella della carità – Turri mostra grande soddisfazione – con il Gruppo missionario, quello dell'Ascolto e la Caritas. Qui inoltre, trova spazio anche l'attività estiva del campeggio, con un magazzino riservato pure alle iniziative della Caritas. E' diventato un luogo che offre una speranza di vita e di lavoro per tanti ragazzi, di aiuto per tanti che soffrono uno stato di profondo disagio".

In questi giorni, è partita una raccolta fondi per sostenere i bisogni della Cooperativa. Occasione concreta sul territorio per dimostrare vicinanza ai ragazzi e ai loro "tutor" e solidarietà all'intero progetto.