Il locale confiscato alla mafia riapre alla collettività
Sabato 5 dicembre inauguzione de La Tela, osteria sociale del benEssere... Housing psichiatrico nella villetta confiscata in via B.Melzi
«Di ristoranti ce ne sono tanti, di osteria sociale del benEssere ce n'è una sola: La Tela». E' carico di energia il sindaco di Rescaldina, Michele Cattaneo, nell'annunciare l'inaugurazione del primo locale confiscato alla mafia (nel 2006) e restituito alla collettività. Questo sabato, 5 dicembre, l'ex Re Nove sulla Saronnese riaprirà al pubblico in veste completamente nuova.
Una cordata di associazioni, guidata dalla Cooperativa sociale Arcadia, come fili colorati andrà a comporre La Tela, nome scelto in ricordo della storia tessile del territorio fatta di lavoratori capaci di vincere grandi imprese. Ed è «gigante», come l'ha definita lo stesso primo cittadino, la sfida di "Tutto il Gusto della Legalità", il progetto presentato dal Comune di Rescaldina e finanziato dalla Regione Lombardia per 175mila euro, che prevede appunto l'avvio di un ristorante e di un centro di aggregazione e di promozione sociale, culturale e civile. «I precedenti gestori hanno aperto un locale proprio qui davanti a noi – ha dichiarato il presidente della cooperativa Arcadia, Giovanni Arzuffi – dobbiamo dimostrare a loro e a tutti che questo locale è in grado di funzionare senza compromessi e non solo perchè sostenuto da contributi pubblici. Al di là dell’aspetto ristorazione, fondamentale per garantire la sostenibilità del progetto, vogliamo infatti che sia il fattore aggregativo e culturale a fare la differenza, e per questo desideriamo raccogliere idee e contributi da più soggetti possibili: l'unico profitto vero dovrà essere quello culturale». Oltre al finanziamento regionale le associazioni hanno investito 30mila euro.
Tanti e importanti i partner di Arcadia: La Cooperativa Dire Fare Giocarearà si occuperà di uno spazio giochi per bambini , IAL Legnano, ENAIP Busto Arsizio, partecipano con i loro allievi nella parte lavorativa-ristorazione, l’Associazione la Libreria che non c’è, si occuperà degli eventi culturali, Rete GAS GASABILE, Slow Food Legnano, fornirà l cibo "etico" a kmzero, mentre i ragazzi di Team Down avranno l'opportunità di lavorare per l'osperia.
Al taglio del nastro, in programma sabato 5 dicembre alle 18, sono stati invitati i rappresentanti delle istituzioni, dalla Regione alla Città metropolitana ai Comuni del territorio: «Mi preme sottolineare il significato sovra comunale dell’iniziativa – ha spiegato il sindaco di Rescaldina Michele Cattaneo–; vogliamo che questo bene riguadagnato alla collettività, in forza della sua storia e delle iniziative che vuole sviluppare, diventi un patrimonio di tutto il territorio».
«L’apertura del locale segna la fine di un percorso di recupero per cui desidero ringraziare l’Agenzia nazionale per i beni confiscati, l’associazione Libera, che ci ha aiutato nel concepire un possibile futuro per la struttura, e Avviso Pubblico, la rete degli enti locali per la formazione civile contro le mafie – ha concluso il sindaco Cattaneo –. Il bene torna adesso a nuova vita: alla società civile e alle sue espressioni migliori farlo fruttare nell’interesse collettivo».
Informazioni: Nel locale, inizialmente, lavoreranno tre persone professioniste in cucina (nella foto a destra il cuoco Alessandro Borghesan), stagisti provenienti dagli enti di formazione IAL ed ENAIP, i ragazzi di Team down per servizi in sala e al banco. La Tela sarà aperta dal martedì alla domenica dalle 12.00 alle 14.00 e dalle 19.00 a mezzanotte. Il locale avrà anche un’area attrezzata per i bambini. Per l’inaugurazione di sabato 5 dicembre alle 19.00 si aprirà la mostra “Per un nuovo mutualismo”, alle 20.30 il concerto di Cantosociale “Padri e padrini, storie di mafia di ieri e di oggi” Fra gli appuntamenti in calendario nelle prime settimane di apertura due presentazioni di libri: sabato 12 dicembre alle 11.30 “L’incanto delle sirene” di Gianni Biondillo; martedì 15 dicembre alle 21.00 “La letterina di Natale” a cura di Marinella Calcaterra.
La storia del locale: il locale Re Nove viene confiscato definitivamente alla n’drangheta l’11 luglio 2006; nel dicembre 2011 l’Agenzia nazionale per i beni confiscati lo passa al Comune di Rescaldina. Questo elabora un progetto di utilizzo e lo presenta alla Regione Lombardia per ottenere il finanziamento finalizzato alla ristrutturazione del locale. La Regione Lombardia, tramite Aler, nel 2012 finanzia il progetto con 175mila euro. Il Comune di Rescaldina emette un bando per l’affido della struttura nel luglio del 2015, vinto dalla cordata di associazioni guidato dalla cooperativa sociale Arcadia di Rescaldina. Ultimo atto formale è stata la firma del comodato d’uso per 6anni (rinnovabili per altri sei) fra l’amministrazione comunale e Arcadia. Nel settembre 2015 sono cominciati i lavori di pulizia e sistemazione delle attrezzature indispensabili all’attività di ristorazione.
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