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Iniziative per la sicurezza dei cittadini

A palazzo Gilardoni un incontro che ha dato il via al processo di ridefinizione e riattualizzazione del patto di sicurezza...

Riceviamo e pubblichiamo dal Comune di Busto Arsizio.


Anche, ma non solo, a seguito degli impegni assunti in occasione del recente comitato per la sicurezza convocato da sua eccellenza il prefetto a seguito delle recrudescenze terroristiche internazionali, si è tenuto oggi presso palazzo Gilardoni un importante e approfondito incontro che, grazie anche agli indirizzi e alle linee guida anticipati per le vie di prassi dai diversi organismi e dai rappresentanti delle forze dell’ordine, ha dato concretamente il via al processo di ridefinizione e ritualizzazione del patto per la sicurezza per la prima volta firmato anni fa, su proposta del Comune di Busto Arsizio, dall’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni, e riaggiornato nel 2011.

Nel corso dell’incontro si è avuto modo di sottolineare con particolare soddisfazione l’efficace e proficuo rapporto di collaborazione e sinergia tra tutti i rappresentanti delle diverse polizie e forze operanti su Busto e sul suo territorio.

E’ stata inoltre condivisa da tutti i presenti l’assoluta necessità di superare con determinazione una visione burocratica e difensiva del tema della sicurezza locale, in coerenza con l’atto di indirizzo proposto in giunta nell’aprile scorso dall’assessore Claudio Fantinati e fatto proprio unanimemente dall’Amministrazione, per consentire che la sicurezza locale, in uno con quella urbana e sociale, costituisca ispirazione del nuovo patto per la sicurezza che, necessariamente, dovrà fare i conti con le nuove disposizioni normative e legislative e per le quali la città di Busto Arsizio intende non lasciare nulla di intentato, anche attraverso tutte le vie istituzionali e politiche praticabili, affinché, pur nella straordinaria e inaccettabile ristrettezza delle risorse, sia strutturali, sia economiche, sia di mezzi, gli operatori della sicurezza siano degnamente e adeguatamente supportati.

La consapevolezza che il patto non si esaurisca in un fatto simbolico e burocratico, ma possa costituire un momento essenziale per ottimizzare e ridefinire priorità organizzative e preventive, culturali ed educative, sanzionatorie ed ispettive, è non solo suggerita dagli importanti risultati ottenuti sinora, ma ritenuta essenziale in quanto è convinzione di sindaco e amministrazione che mai come oggi i cittadini hanno necessità che chiunque, eletto o nominato in ruoli di responsabilità pubblica a difesa della libertà, della democrazia e anche dei corretti stili di vita di ciascuno di noi, debba far sì che tali valori non prescindano dalla libertà dalla paura.

Una paura che non va né strumentalmente brandita, né superficialmente sottaciuta, ma prevenuta da una organica azione anche di comunità consapevole e matura. E’ per questo che si è colta anche l’occasione per sottolineare il sempre più maturo atteggiamento e la sempre più consapevole azione di famiglie, imprenditori, cittadini, che, anche nelle ultime settimane, si sono efficacemente prestati ad un’azione di sensori del territorio, collaboratori delle forze dell’ordine, addirittura, in qualche caso, concreti ed efficaci rappresentanti della tutela della sicurezza e della legalità. I molti risultati ottenuti, sia sul versante dell’immigrazione clandestina, che della prevenzione e consegna alla giustizia di molti rapinatori, confortano sempre più e ancor più stimolano a una concreta azione di rete. In questo sforzo, teso a migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, ma anche nelle zone più degradate o dismesse, vero presidio per una coesione civile e sociale sempre più auspicabile ha costituito l’intensificazione dei servizi di prossimità e di vigilanza di quartiere, soprattutto grazie alla maturata capacità dei cittadini di trasformarsi in acuti sensori ed osservatori.

Ancor di più va sottolineato come alcune forme di segnalazione, in un più organico controllo di vicinato, hanno favorito l’inizio di un’azione a tappeto anche tesa a prevenire l’illegalità, spesso al confine con fenomeni non totalmente e correttamente regolati di associazionismo e spesso forieri di ansia, per fortuna rivelatasi senza giustificato motivo. Particolarmente efficace e da meglio inserire nel futuro e prossimo patto per la sicurezza per cui si è convenuto di operare  e su cui già importanti passi sono stati effettuati in questi giorni, è la sempre più efficiente ed efficace rete di telecontrollo.

E’ di questa settimana l’attuazione della prima fase di efficientamento e potenziamento del sistema con l’istituzione di ulteriori tre postazioni di telecontrollo (via Gaeta, via Galvani e piazza santa Maria). Attualmente il sistema di telecontrollo si basa su 46 punti tra loro coordinati e dalla settimana in corso, in stretta relazione tra di loro, in collegamento costante e con gestione da ogni punto di telecontrollo, sia presso la Polizia locale, che presso il commissariato di Polizia e il comando dei Carabinieri.

Il sindaco, anche a seguito della ulteriore consapevolezza assunta nel corso della recente convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza provinciale, si farà parte attiva nelle prossime ore con specifica richiesta formale a tutti i parlamentari della zona affinchè quanto in queste ore, dopo l’approvazione della legge di stabilità al Senato, è stato anticipato a più riprese dal presidente del Consiglio e da molti parlamentari. E cioè che nel passaggio alla Camera e successivo perfezionamento al Senato verranno aumentate le risorse a disposizione della sicurezza, soprattutto per consentire un più dignitoso supporto strumentale e di investimento. Il sindaco sottolineerà anche la necessità che, anche per gli enti locali, nella rinnovata applicazione del patto di stabilità interno, nella logica del pareggio di bilancio, si dia concretamente seguito a quanto auspicato dal presidente Junker sulle spese per la sicurezza, e cioè la loro esclusione dal calcolo dei patti di stabilità.

Nel frattempo, proprio per garantire gli impegni della riattualizzazione del patto oggetto dell’incontro e su cui da oggi sono invitati a lavorare tutti gli organismi tecnici delle forze in campo, in vista del documento unico di programmazione e dei bilanci preventivi verranno predisposti capitoli di investimento tesi a migliorare gli efficientamenti di telecontrollo, le sale e le sedi operative, e verrà programmato un più adeguato supporto alle collaborazioni ai sensi di legge con cittadini e associazioni organizzate.

Contestualmente sono al vaglio del comandante della Polizia locale, dell’assessore e del sindaco eventuali ridefinizioni dei regolamenti di Polizia municipale al fine di meglio garantire la prevenzione di ogni possibile elusione alla corretta identificazione di ogni soggetto in città, sia esso negli uffici pubblici, sia esso in luogo pubblico.

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Pubblicato il 02 Dicembre 2015
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