Parigi-Legnano. Un filo diretto in questi giorni di pianto e di dolore, che seguono l'attentato di venerdì 13 novembre. A raccontare la capitale francese, «triste e inconsolabile», è anche una giornalista legnanese, Giulia Dedionigi, inviata de La7 per il programma l'Aria che Tira. «Chi esce di casa lo fa per portare un fiore nell'11 arrondissement che oggi sembra un cimitero», racconta l'inviata che ha raccolto interviste e testimonianze. La telecamera riprende i tavolini vuoti dei locali – «hanno colpito la libertà di bersi anche un semplice caffè», dice uno dei titolari, mentre il lavoro riprende. Perchè, come racconta un panettiere, «c'è sempre bisogno di pane, anche quando c'è la guerra». Qui il servizio di Giulia De Dionigi 

L'inviata de La 7 è stata anche nelle Banlieue parigine, davanti alla grande moschea di Parigi che appare «chiusa in se stessa» e nelle banlieue parigine a parlare con la comunità islamica, una cui rappresentanza ha cantato la marsigliese davanti al Bataclan, il locale più colpito durante la strage,. Qui il servizio: Gli islamici di Francia 

Intanto è tornata domenica sera (15 novembre) Mariangela Tirnetta, dell'ufficio Cultura di Legnano, a Parigi con il circolo fotografico 87 di San Vittore Olona. Qui la testimonianza di Tirnetta. Sono invece ancora bloccati nella capitale francese, alcuni contradaioli di Sant'Erasmo. 

 Ricordiamo che Alison B, parabiaghese, a Parigi da diversi anni, la sera dell'attentato si trovava allo Stade de France.  Non siamo riusciti ancora a contattarla ma i parenti hanno confermato che sta bene. 

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