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“Gender e matrimoni gay minacciano la famiglia”

A sostenerlo l'assessore regionale Cappellini e il capogruppo Lega Nord al Pirellone Romeo...

“Sì alla famiglia, no al gender”. La Lega Nord si è fatta paladina della famiglia tradizionale e ieri sera (lunedì 27) a Rescaldina ha esposto tutte le presunte minacce a questa istituzione. Nella crociata leghista, i nemici principali sono i matrimoni tra persone dello stesso sesso (che aprirebbero alle adozioni e alla pratica dell’utero in affitto) e la “teoria del gender”, spettro più volte paventato nell’ultimo periodo che nasconderebbe, secondo il Carroccio, interessi di lobby gay.  Una battaglia assoluta, secondo l’assessore a culture, identità e autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini, che ha affermato: “Ne va della nostra vita e del nostro futuro. Dobbiamo agire per i nostri bambini”. Accanto a lei, ieri sera, anche Massimiliano Romeo, capogruppo regionale della Lega Nord e Massimo Pagani, garante per l’infanzia.

Ma cos’è la “teoria gender”? Il grande nemico dei leghisti nasce dai “gender studies”, studi antropologici sviluppati in ambito anglo-americano che sottolineano come i ruoli di genere siano fortemente condizionati da fattori socio-culturali esterni. “I teorici del gender – ha sostenuto Romeo – dicono che maschio e femmina sono delle sorte di recite. Si rischia di creare confusione nei nostri bambini portando l’idea che l’identità di genere è qualcosa di fluttuante. Non possiamo permettere che questo accada perché chi controlla i bambini controlla il futuro”. L’introduzione di laboratori scolastici contro le discriminazioni di genere, nasconderebbe, secondo Romeo, un interesse delle lobby omosessuali con lo scopo di “creare un pensiero unico, che ci vuole tutti uguali e appiattiti, senza differenze. Ma le differenze ci sono”.

Cappellini e Romeo hanno invitato tutti i presenti ad essere sentinelle contro "questa prepotente ideologia che rappresenta una minoranza della società" ed hanno sottolineato che la loro posizione non è mossa dall'omofobia ma dal buon senso. "Non abbiamo nulla contro i gay o i loro diritti – ha spiegato Romeo -, ma siamo fermamente contrari alle adozioni da parte di coppie omosessuali. I bambini devono avere una mamma e un papà. Dietro l'idea delle adozioni gay c'è la volontà di generare figli tra omosessuali attraverso la pratica dell'utero in affitto e della donazione di seme. Questo fenomeno creerebbe situazioni decisamente confusionarie e instabili per i piccoli".

A ringraziare della presenza i due esponenti regionali del Carroccio: Gianluca Alpoggio, segretario di cricoscrizione della Lega Nord Legnano. "Quello trattato oggi è un tema che interessa davvero le persone – ha affermato Alpoggio – ed è molto importante parlarne".

Redazione
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Pubblicato il 28 Ottobre 2015
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