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“La Regione non ci trasformi in un bidone”

Comitati e associazioni hanno manifestato davanti al Pirellone chiedendo all'assessore Terzi di essere determinata alla conferenza Stato-Regioni...

«Assessore Terzi non faccia scherzi. A Roma, alla conferenza Stato-Regione, non ci trasformi in un bidone». E' chiaro il tweet della senatrice, natia di Legnano, Laura Bignami, oggi davanti al Pirellone in concomitanza con la riunione del consiglio regionale. Con lei, al presidio, i rappresentati delle associazioni e dei comitati ambientalisti hanno manifestato la loro assoluta contrarietà al decreto attuativo dell’articolo 35, parte integrante del così detto Sblocca Italia, che «se approvato – spiegano  –  aprirebbe la strada a nuovi impianti di incenerimento, addirittura non previsti dai Piani regionali, insieme a “ristrutturazioni” di impianti obsoleti allo scopo di bruciare rifiuti da tutta Italia». Questo perchè l’incenerimento diverrebbe  “attività di recupero”, anziché di smaltimento.

Al motto, «non partecipiamo silenziosi a questo scempio. La salute genera ben-essere», i manifestanti hanno fatto sentire la loro voce chiedendo all'assessore regionale all'ambiente, Claudia Terzi, di portare avanti la posizione contraria della Regione in maniera determinata. «Abbiamo incontrato l'assessore e ci ha confermato la posizione contraria della Regione – spiega la senatrice Bignami – ora tocca a lei portarla avanti con determinazione in conferenza Stato-Regione. Questo territorio non può subire ulteriori scempi. La diossina si deposita sul terreno da 40 anni senza controlli». Dalla senatrice anche un consiglio ai prossimi candidati a sindaco di Busto Arsizio affinchè facciano una campagna concreta contro la riqualificazione dell'inceneritore (Accam) facendo rispettare le decisioni prese dai soci relative alla sua dismissione. 

«Per quanto riguarda il decommissioning – scrivono in una nota i comitati – degli impianti di incenerimento più obsoleti, le relative linee guida regionali attualmente in fase di stesura, queste sono state purtroppo rallentate dall'art 35 dello Sblocca Italia. Ha comunque proposto alla delegazione di preparare insieme un O.d.G. da presentare in Consiglio Regionale e da sottoporre poi in tutti i consigli comunali lombardi, affinché sia chiara la volontà regionale di uscire gradualmente dall'incenerimento a partire dagli impianti più vetusti e meno efficienti, puntare sulla riduzione dei rifiuti, aumento della raccolta differenziata e sostegno alle buone pratiche in un ottica di "economia circolare" attualmente in discussione a livello europeo, proposta che è stata ovviamente raccolta con favore dai presenti. Per quanto riguarda le fabbriche dei materiali è stata ventilata la possibilità, compatibilmente con l'attuale situazione economica non certo favorevole, di inserire forme incentivanti per premiare chi le realizzerà. In sintesi, un presidio che ha raggiunto diversi obiettivi che si era prefissato».

Intanto in giornata, Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del M5S, ha inviato un nota stampa nella quale scrive: “La Regione può già intervenire contro l’impostazione del Governo non rinnovando le autorizzazioni ambientali agli impianti.” attacca Corbetta. “Vorremmo più coerenza da parte dell’assessorato all’ambiente che evidentemente subisce le scelte di Roma senza intervenire con la dovuta fermezza. Se l’Assessore Terzi è realmente favorevole alla chiusura degli inceneritori lo dimostri in modo più concreto e non solo a parole”.

 

 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Settembre 2015
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