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Cava di Casorezzo: “Basta oltraggi ambientali”

 Il Comitato Salviamo il Paesaggio Casorezzo interviene con le  posizioni sulle ultime vicende...

Il Comitato Salviamo il Paesaggio «in occasione della 10^ Giornata per la custodia del Creato, nell’anno in cui sembra che solo la Chiesa Cattolica si occupi di ambiente e della sua difesa» pensiamo torna a riaccendere i fari sulla locale vicenda della cava-discarica di Busto Garolfo- Casorezzo. «Se sembra ormai tramontata la proposta di riempire di amianto le cave tra Busto Garolfo e Casorezzo, – scrive il Comitato in un comunicato stampa – Solter srl continua a perseguire l’obiettivo di realizzare un cospicuo guadagno attraverso il riempimento della cava con i rifiuti».

«Il giorno 16 giugno 2015 – fanno sapere gli ambientalisti – Solter srl ha presentato una nuova Istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e contestuale richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), per un progetto di gestione produttiva dell'ATEg11 e recupero ambientale di parte dell’ATE mediante rifiuti non pericolosi non putrescibili. La procedura stata è interrotta con richiesta di integrazioni e dovrebbe essere convocata una conferenza dei servizi».

«Il nuovo progetto – spiegano – prevede lo sfruttamento di un’area dell’ATEg11 già scavata, pari a 64.870 mq, per 10 metri di profondità, con messa a dimora di Rifiuti Speciali Non Pericolosi non putrescibili ed il successivo recupero fuori terra. Il volume netto totale destinato al conferimento dei rifiuti è di 456.800 mc. e alle attività di scavo e discarica nell’arco di circa 20 anni».

Il Comitato Salviamo il Paesaggio Casorezzo ha inviato le proprie osservazioni alle Autorità competenti per il procedimento di VIA/AIA sottolineando di «essere assolutamente contrario al progetto di gestione produttiva (scavo). Chiediamo che vengano mantenuti inderogabilmente i tempi di concessione in scadenza nel 2016». 

«Questo territorio martoriato non può più sopportare altri oltraggi ambientali – conclude il Comitato -, i suoi abitanti hanno diritto alla propria salute e al proprio benessere costantemente messi a repentaglio dagli interessi di pochi ‘predoni’. Siamo comunque fiduciosi nella professionalità e sensibilità degli Uffici preposti alla valutazione del nuovo progetto, che certamente sapranno dare una risposta corretta a tutela degli interessi dei cittadini residenti. In occasione della 10^ Giornata per la custodia del Creato auguriamoci davvero che gli uomini “abitino la terra custodendone la bellezza e la vivibilità contro le tante forme di sfruttamento rapace ed insostenibile, contro le diverse forme di illegalità ambientale”. 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 04 Settembre 2015
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