Una ventina di animalisti ed oltre 30 carabinieri in tenuta antisommossa. La paura? Nuovi scontri tra proprietari del centro carni Rigamonti di Parabiago e gli attivisti vegani. A differenza dello scorso anno, però, non si è registrata alcuna tensione.

«Abbiamo voluto evitare ogni gesto che potesse essere confuso con una provocazione da parte dei proprietari – hanno spiegato gli attivisti di Eco Animale, gruppo organizzatore dell'evento –. Non abbiamo scandito nessuno slogan e siamo rimasti lontani dall'ingresso del centro». Quattro ore di volantinaggio pacifico, cartelloni ed esposizione tramite megafono dei motivi per cui si dovrebbe rinunciare alla carne: motivazioni prima di tutto etiche e poi salutistiche.

«Il consumo di carne comporta rischi per la salute umana – hanno affermato gli animalisti – E' dimostrato come questo possa provocare tumori, arteriosclerosi, ictus, trombosi e infarti. Tutto questo va sommato al pericolo di ingerire, attraverso le carni, antibiotici, farmaci ed ammoniaca con cui il bestiame viene trattato». Un'alimentazione vegana, basata su alimenti vegetali e senza alcun prodotto di derivazione animale, invece, garantirebbe maggiore sicurezza.

Proprio per questo, gli attivisti di Eco Animale, supportati da alcuni membri di Fronte Animalista, hanno scelto di presidiare il centro carni Rigamonti. «Siamo qui perchè questo è il più grande distributore di carne della zona – hanno spiegato – vogliamo che la gente sia consapevole dei suoi acquisti».