Sono rimasti tutti a bocca aperta la sera di martedì 26 maggio, all’oratorio di Cerro Maggiore, mentre l’Ingegner Sergio Girotto, Project Director di Micoperi S.p.a., spiegava come è avvenuto il recupero della Concordia.

Un intervento, il suo, che rientra nell’iniziativa de “La Via della Bellezza”,  riproposta  a Cerro Maggiore dopo la grande partecipazione dell’anno passato. Lo scopo è istruire alla bellezza attraverso un percorso che dura nove giorni, dal 23 al 31 maggio, e comprende i più svariati ambiti, tra questi non è esclusa la scienza. Anche il recupero di una nave può rappresentare un importante spunto di riflessione; da qui l'invito del professionista che ha coordinato i lavori di recupero della Concordia.

La domanda che sorge spontanea è come ci si possa stupire e quale bellezza si possa trovare di fronte ad un relitto. La spiegazione, emersa durante l'incontro, è semplice: dipende tutto da che definizione diamo alla parola ‘bellezza’.

Don Roberto Verga, parroco di Cerro Maggiore, ha ripetuto, citando San Tommaso, che “la bellezza è il riverbero del vero”. Ciò di cui dobbiamo stupirci non è quindi la perfezione, ma la verità. È la realtà delle cose a renderle speciali.

Dobbiamo stupirci e meravigliarci anche delle cose che possono apparire più semplici, più tecniche, più banali. La bellezza va ricercata ovunque, anche, come ha ricordato l'ingegnere, nell’impegno, nelle idee e nel tempo che molte persone hanno messo in gioco per poter liberare la natura dal relitto nella nave; nei minuziosi progetti e nei complicati calcoli che sono stati fatti perché tutto procedesse nel migliore dei modi; nella perizia di un lavoro che è servito per riscattare la tragedia avvenuta nel 2012. La bellezza del progetto 'recupero Concordia' sta nel fatto che, diversamente da una qualsiasi opera d'arte, deve competere con la realtà e diventare parte di essa. Mentre, ad esempio, un quadro o una scultura, imitano semplicemente la natura, il progetto ingegneristico deve intervenire su di essa e capire come crearvi insieme un equilibrio stabile.

Citando un passo dei "Pensieri introduttivi- Scienza delle Costruzioni" di Arturo Druso, Girotto ha affermato che "l'ideazione non è che il mezzo per raggiungere il fine, che consiste tutto nella realizzazione: chi si abitua alla prima senza il confronto e il freno della seconda , finisce col considerare il mezzo come fine e con lo snaturare le proprie facoltà creative anzichè affinarle."

“La bellezza colpisce gli occhi, ma l’intelligenza colpisce il cuore” è questa la frase che riassumere la testimonianza della serata: affinché i nostri occhi possano godere della bellezza estetica, dobbiamo aprire il nostro cuore per notarne la causa: quella bellezza nascosta che è l’intelligenza.

Tutto ha inizio per un'originaria idea di bellezza.

Elisa Gallo Stampino