Non solo Expo. Nel giorno dell'inauguarazione del grande evento mondiale, Legnano non dimentica i suoi lavoratori e festeggia il Primo Maggio. Le tre realtà sindacali confederali, infatti, hanno sfilato in mattinata per le vie del centro, partendo dalla Franco Tosi e arrivando in piazza don Sturzo. Un percorso simbolico che ha voluto sottolineare «il filo rosso che lega la storica fabbrica alla città».

Ad aprire il comizio, di fronte ad un pubblico di circa 200 manifestanti, il sindaco Alberto Centinaio. «In questo momento dovrei essere all'inaugurazione di Expo ma sono qui con voi – ha esordito il primo cittadino legnanese –. Nessuno si senta solo e abbandonato a se stesso: sto lavorando affinchè l'Alto milanese torni ad essere un territorio attrattivo per le imprese. Una sfida ardua come la nostra determinazione». Rotto dal sindaco, inoltre, il silenzio che era stato concordato sulla vicenda Franco Tosi. Centinaio ha ribadito l'impegno della sua amministrazione a fianco degli operai e l'augurio «che le trattative appena riaperte si tramutino in un accordo che garantisca lavoro a tutti i dipendenti».(Per leggere il discorso integrale del sindaco Centinaio, clicca qui).

Un augurio condiviso anche da Giuseppe Oliva. Anche il rappresentante della CISL, infatti, non ce l'ha fatta arestare zitto ed è uscito dal patto della discrezione sulla vicenda sulla Tosi.

«Rispettiamo la decisione dei lavoratori e da questa vogliamo ripartire, convinti che l'intesa raggiunta con l'acquirente sia valida – il commento del sindacalista -. Tuttavia, se non si giungerà ad un accordo entro giugno, la fabbrica chiuderà e qualcuno dovrà spiegare il perchè a lavoratori e famiglie».

Incentrato sul ruolo dei sindacati sul territorio, invece, il discorso di Stefano Dell'acqua (Uil). Il sindacalista, mentre ricordava l'impegno delle associazioni di categoria sul territorio, è stato però interrotto da un disoccupato, Enrico Rosavalle (qui la sua storia), che ha lamentato la mancanza di tutele che lo ha portato a perdere l'impiego.

Evidente l'imbarazzo di Dell'Acqua, anche disposto a lasciare la parola al lavoratore. Il sindacalista è apparso visibilmente toccato e non è quasi riuscito a concludere il suo intervento. Vicende come quella manifestata apertamente dal saldatore di Turate fanno riflettere e Dell'Acqua, conosciuto per la sua onestà intellettuale, ne è uscito turbato, forse ancor più dalla assenza in piazza di bandiere della Uil e del gruppo "storico" di lavoratori extracomunitari che hanno sempre accompagnato i suoi discorsi pubblici.

Il dramma della disoccupazione crescente è stato ricordato, in chiusura, da Maurizio Stampini della Cgil Ticino Olona. Secondo gli ultimi dati Istat la disoccupazione giovanile si attesta al 13%, mentre quella giovanile tocca il picco del 43%.   «La situazione sociale è sempre più drammatica – secondo Stampini – Anche qui, nella ricca Lombardia, il reddito medio è diminuito e molti perdono l'impiego. Basti pensare ad altre grandi realtà come la Zucchi e il centro di ricerca NMS di Nerviano. Per questo la sfida della Franco Tosi va vinta: non solo per i suoi dipendenti ma anche per la città e il territorio».

marco tajè e chiara lazzati

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