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Carlo Borsani: Per ANPI, ci sono eroi ed eroi

La segreteria della sezione legnanese commenta la manifestazione di gioevdì sera...

La Segreteria di Sezione, riunitasi mercoledì 29 c.m., ha preso in considerazione la manifestazione neo-fascista che avrà luogo domani nella nostra città per ricordare Carlo Borsani. Assicura la propria rappresentanza a Milano, alla Loggia dei Mercanti, per un presidio antifascista contro tutte le manifestazioni neo-fasciste che si svolgeranno in questi giorni in alcuni luoghi della nostra Provincia, facendo propria la decisione della Segreteria provinciale dell’Anpi.

Per quanto concerne Carlo Borsani:

Rileva con rispetto il comportamento del sottotenente del Regio Esercito Italiano Carlo Borsani sul fronte albanese a cui venne concessa la medaglia d’oro al V.M. dall’allora legittimo governo italiano.

Stigmatizza il voltafaccia dello stesso Carlo Borsani, che in spregio al giuramento prestato, si mise al servizio della RSI, governo illegittimo voluto e creato da Hitler e sostenuto col terrore dall’occupante tedesco. Incitava, nei suoi scritti, “ a lottare contro il nemico interno, (gli antifascisti) a scovarlo, annientarlo“. In una guerra ormai verso la fine, ancora illudeva giovani idealisti, reclutandoli al massacro, invitandoli “ a combattere per la instaurazione del nuovo ordine europeo promesso dal Duce e dal Führer “. Questo era il futuro che Borsani sognava per la nostra Patria, per tutti noi.

Ricorda i dolori e le tragedie abbattutesi sulla nostra Italia a causa del nazi-fascismo, i paesi ed i borghi incendiati, le migliaia di vecchi, donne e bambini massacrati con i loro sacerdoti dinnanzi alle chiese. Ricorda S. Anna di Stazzema, Marzabotto, Boves e via elencando. Le deportazioni, le torture, le uccisioni di tanti patrioti . Ricorda il così nominato “Circul di sciuri” nella nostra città in via Alberto da Giussano, dove, per mezzo di una botola, si scendeva nel sotterraneo degli interrogatori e delle torture.

Rende omaggio alle centinaia di migliaia militari con le stellette che, dopo l’8 settembre, sotto il tricolore, combatterono per riscattare l’Italia, affrontando la morte come a Corfù, a Cefalonia, o subendo la deportazione nei campi di lavoro forzato nazisti.

Ricorda il primo gruppo combattente “Legnano” del rinato Esercito italiano che, a Mignano Montelungo, inflisse la prima sconfitta all’occupante tedesco. Rende omaggio ai partigiani di ogni fede che combatterono e morirono sui monti, ai Resistenti nelle città, ai lavoratori che con la lotta nelle fabbriche evitarono lo smantellamento dei macchinari impedendone l’invio nella Germania nazista.

Respinge con fermezza ogni tentativo di equiparazione ideale tra coloro che sostenevano la dittatura nazi-fascista e coloro che combatterono e si sacrificarono per darci questa nostra nuova Italia libera e democratica.

La Segreteria di Sezione

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Aprile 2015
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