«Una passione per i cavalli diventata una vera e propria occupazione professionale H24». Così Giacomo Re Sarto, 33enne legnanese assai conosciuto nel mondo contradaiolo, racconta come da laureato in Management alla Statale di Milano sia diventato maniscalco e fisioterapista equino. Un racconto così carico di passione e di entusiasmo da contagiare chiunque lo ascolti, specie se, come Giacomo, si vive da anni la realtà paliesca, quella soprattuto vicino al mondo dei cavalli.

«Non trovando un lavoro adeguato dopo gli studi – spiega Giacomo accanto al suo cavallo appena di ritorno da un concorso di salto -, nel 2009 mi sono messo in gioco entrando nell'ambiente della maniscalcia. Per oltre 6 mesi, ho seguito a mie spese esperti del settore. Volevo capire, conoscere, confrontarmi. Per me era importante sapere se avrei potuto un giorno calarmi completamente nel ruolo e affrontare da solo questa esperienza lavorativa. Il secondo passo è stato seguire un corso professionale di "Fisioterapia equina", a Pisa. Insomma, adagio adagio, la passione si è trasformata davvero in professione. Quando, insomma si dice che la crisi fa crescere, non ci si allontana affatto dalla realtà».

«Oggi – spiega il nostro amico contradaiolo – in generale sia la Mascalcia che la Fisioterapia mi impegnano molto. Mi sto specializzato nel campo del salto ostacoli, anche se svolgo il lavoro un po' per qualunque disciplina e, soprattutto, il mio impegno si svolge in Lombardia».

Per il suo lavoro, per i trasferimementi, per essere sempre sul… pezzo, Giacomo è dotato di un furgone particolarmente attrezzato e dotato addirittura di una mini-fucina. In un attimo, scende dal mezzo, indossa il grembiulone protettivo, accende il gas e, tac, ecco pronto il ferro da appore allo zoccolo. Si vede subito la padronanza del mestiere. Impossibile non ricoscergli professionalistà e competenza.

«L'amore per il cavallo va oltre a quello della contrada – un suo pensiero finale-. Io provengo da una famiglia in cui il cavallo ha avuto sempre una parte importante, ma credo comunque che, per essere uomo di Palio, devi essere uno che ama parecchio i cavalli. Per questo, sono convinto che tutti quanti sono impegnati con i cavalli devono vivere le stalle e imparare a conoscerli. Il "Circolo dei Barbareschi" in questo contesto è una realtà utilissima, per aiutare a formare giovani, a farli crescere, a renderli consapevoli del ruolo che hanno in un maniero»

Intanto, lui, un proselito l'ha già fatto, Paolo Meraviglia, tanto da fare una battuta, sorridendo: «A me di Sant'Erasmo tocca pure insegnare ad uno di San Domenico, ma Paolo è un caro amico – adesso Giacomo è serio  – a cui voglio molto bene e con cui scherzo sempre!». Un'altra conferma di quanto il mondo contradaiolo sappia più riunire che dividere.

Mentre ci salutiamo, inevitabile la domanda: tu che conosci così bene i cavalli, chi vincerà il prossimo palio? «Non lo so…. troppi i fattori da cui dipende una vittoria… di sicuro, comunque, anche a questo palio Sant'Erasmo arriva pronta e decisa».