Poste Sant’Ilario: mozione e presidio davanti allo sportello
La mozione intende scongiurare la chiusura degli uffici postali della frazione di Nerviano - Sabato presidio davano allo sportello...

Chiusura degli uffici di Sant'Ilario a Nerviano, la Lega Nord presenta una mozione per scongiurarla, mentre martedì sera, 10 febbraio, il gruppo "GIN / CON NERVIANO" ha promosso un incontro pubblico nel salone dell'oratorio della frazione per cercare una mediazione e una soluzione all’annunciata chiusura dello sportello, che – spiega il gruppo – priverebbe la comunità locale di un importantissimo servizio, oggi molto utilizzato. Prosegue intanto nei prossimi giorni, nell’edicola tabacchi di S.Ilario la raccolta di firme ormai vicina a quota 500, che serviranno a sensibilizzare gli organi regionali di Poste Italiane a ripensare alla decisione presa.
Intanto sabato 14 febbraio alle 11 è indetta una grande mobilitazione di cittadini che con sindaco e alcuni consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, costituiranno un presidio di protesta davanti all’ufficio postale di frazione. Noi ci saremo, non ci sono certezze, ma se non si tenta si è perso in partenza!»
Contemporaneamente, attraverso il Consigliere Regionale Fabrizio Cecchetti, il gruppo ha presentato una mozione in Consiglio Regionale, chiedendo inoltre di convocare urgentemente i rappresentanti di Poste al Pirellone, presso la commissione Bilancio, per fare chiarezza il prima possibile.
Attraverso l'On. Nicola Molteni, la Lega ha presentato una interrogazione urgente a risposta scritta alla Camera dei Deputati, all'attenzione del Ministro per lo sviluppo economico, per chiedere quali azioni il Ministro intenda intraprendere per favorire una concertazione tra la direzione di Poste Italiane Spa e le Amministrazioni Locali, al fine di scongiurare la chiusura dell'ufficio postale di S.Ilario, tenendo conto dell'importanza che, dal punto di vista sociale, occupa questo ufficio sul territorio.
«E' bene sottolineare – spiegano i consiglieri – che a subire i maggiori disagi, dalla chiusura dello sportello della frazione, saranno le fasce più deboli della popolazione: anziani, disabili e tutti coloro che hanno limitate possibilità di muoversi sul territorio; inoltre tale chiusura aumenterà gli spostamenti in automobile, da parte dei cittadini, per raggiungere altri sportelli postali, con conseguente incremento del traffico e dell'inquinamento. Quello che si può fare lo stiamo facendo e lo faremo, auspicando la creazione di un fronte comune che mobiliti tutto il territorio di S.Ilario e di Nerviano per mantenere attivo questo sportello».
«Come GIN / CON NERVIANO – scrive il coordinatore del gruppo di opposizione – siamo sempre sensibili ai disagi e alle problematiche espresse dai cittadini, per questo abbiamo subito sostenuto e incentivato, con passaparola e social network, l’iniziativa della raccolta di firme iniziata in questi giorni, presso l’edicola tabacchi di S.Ilario, per tentare di contrastare questa decisione che lede gli interessi di una comunità. Questa scelta penalizzerebbe in particolar modo, la popolazione più anziana, la fascia più debole dei cittadini, ma non solo, se consideriamo che a quest’ufficio di frazione accedono molto spesso anche cittadini residenti in altre zone del comune e addirittura cittadini di altri comuni limitrofi. Il piano industriale di Poste Italiane, che coinvolge un’altra sessantina di uffici in tutta la Lombardia, nell’ambito di una riorganizzazione a livello regionale, prevede infatti una rimodulazione degli uffici per adeguare l’offerta di servizi all’effettiva domanda del territorio. L’azienda sostiene, in una nota trasmessa all’Amministrazione comunale, di rispettare la centralità del cittadino e le sue esigenze, mentre a noi pare invece che attui solo una logica di pura convenienza economica. Quella sostenuta dalle Poste Italiane, ormai SpA guarda unicamente al profitto, incurante del disservizio recato all’utenza, che punta ad un potenziamento di servizi di rete on-line, mediante computer e internet, certamente moderni e di gran flessibilità, ma ancora inaccessibili a molti cittadini e anziani in genere. Vogliamo evidenziare come queste scelte impoveriscano ulteriormente un territorio oggi già fortemente penalizzato dalla crisi economica, che ha portato lentamente nel tempo alla chiusura sul territorio di alcuni negozi ed esercizi commerciali. Prosegue intanto nei prossimi giorni, presso l’edicola tabacchi di S.Ilario la raccolta di firme ormai vicina a quota 500, che serviranno a sensibilizzare ove ce ne fosse bisogno, gli organi regionali di Poste Italiane a ripensare alla decisione presa. Intanto sabato 14 febbraio alle 11 è indetta una grande mobilitazione di cittadini che con sindaco e alcuni consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, costituiranno un presidio di protesta davanti all’ufficio postale di frazione. Noi ci saremo, non ci sono certezze, ma se non si tenta si è perso in partenza!»
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