(m. tajé) – Legnano? Poco "Charlie"… Sicuramente, la città, le sue istituzioni, le associazioni, tutti siamo allineati nella solidarietà al popolo francese e nella contrarietà agli episodi di estrema crudeltà che stanno caratterizzando questi giorni di terrorismo internazionale. Eppure, pubblicamente, se facciamo eccezione per le bandiere a mezz'asta esposte in Municipio, non è stata organizzata alcuna manifestazione. Unica eccezione, come  ci viene segnalato da Massimiliano Materazzi (qui le sue personali considerazioni), il gazebo della "Sinistra cittadina" (SEL, PRC e Tsipras) già previsto per una raccolta firme sul Pareggio di Bilancio e nell'occasione utilizzato perchè anche i legnanesi potessero sentirsi un po' "Charlie". Da venerdì, poi, abbiamo cercato un contatto con la comunità islamica presente a Legnano. Alla fine, oggi, ci è stato risposto, ma al telefono non viene rilasciata alcuna dichiarazione. Ci è stato fissato un appuntamento martedì prossimo. Ci andremo, sicuramente, ma siamo quasi… fuori tempo massimo. Sarà, ma Busto Arsizio (qui un nostro servizio), Saronno (qui un servizio di varesenews), Rho, come si può leggere qui sotto, sono stati "Charlie"  molto più di noi.

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Anche Rho si unisce al coro di "Je suis Charlie". Sono state più di 400 le matite distribuite gratuitamente nel pomeriggio odierno a Rho come simbolo della libertà di parola e solidarietà con le vittime degli attentati parigini di questi giorni.

«Un oggetto che racchiude perfettamente il messaggio che vogliamo lanciare oggi: "no ad ogni forma di terrorismo"» – commenta il sindaco Pietro Romano – «Trovo inoltre particolarmente adatta la frase di Voltaire riportata su ogni matita: "non sono d'accordo con quello che dici ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo"».

Il flash mob, organizzato dal PD rhodense, si è svolto in piazza San Vittore, in contemporanea con la manifestazione di Emergency in piazza Duomo a Milano.

«La nostra iniziativa è nata per portare in città questa tematica ed evitare il rischio di viverla solamente come qualcosa di lontano da noi» – spiega l'assessore Maria Rita Vergani – «Seppur organizzata dal PD il flash mob di oggi non vuole avere bandiere politiche: fatti così gravi devono unire tutti nella denuncia».

Circa una cinquantina le persone che hanno manifestato in piazza e numerosi i curiosi che, seppur dopo un momento di esitazione, hanno accettato la matita.

«Il peggiore errore che si possa fare in questo momento è quello di propugnare l'idea che Islam e terrorismo coincidano, proprio come sta facendo la Lega» – afferma Carlo Borghetti, consigliere regionale PD – «Solo attraverso il dialogo, il rispetto e la conoscenza reciproca si può costruire un mondo di pace».

Chiara Lazzati