Le celebrazioni del 4 novembre nelle scuole
Un invito alla riflessione nel discorso tenuto dal sindaco Marilena Vercesi...
Il 4 novembre si è celebrata, come ogni anno, la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Un anniversario che quest'anno assume un valore rinnovato, non solo perché ricorrono i cento anni dall'inizio della prima guerra mondiale, ma perché il panorama politico ed economico ci induce a un' analisi ancora più profonda sul nostro passato.
Un invito alla riflessione, che ritroviamo anche nelle parole di Marilena Vercesi, Sindaco di San Vittore Olona, che durante il discorso commemorativo presso il monumento ai caduti, sottolinea che “un piccolo sforzo di riflessione può essere utile per rimettere al centro il valore di essere cittadini di una vera Europa di pace e non di quella dei mercati e delle banche”, ricordando oltre alla vittoria, anche il prezzo di vite e distruzione che è stato pagato. La Grande guerra porta con sé eredità pesanti che hanno condizionato gli equilibri tra i popoli: bombardamenti, genocidi, tecnologie asservite alla distruzione di massa, tutti elementi che, pur modificati dai tempi, continuano a esistere nelle guerre di oggi e che non devono essere dimenticati.
Ecco allora l'importanza di compiere gesti commemorativi a partire anche dalle scuole dell'infanzia e primaria per insegnare a grandi e piccoli, il senso di appartenenza alla storia e al futuro di un Paese. Martedì 4 novembre, l'assessore Giacomo Agrati ha presenziato all'alza bandiera organizzato all'Ente Morale e alle scuole Carducci di San Vittore Olona, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, insieme all'Associazione Nazionale Alpini Gruppo San Vittore Olona, dei Carabinieri e della Polizia Locale. I bambini hanno accolto la cerimonia sventolando tricolori, cantando l'Inno di Mameli, recitando brani e poesie. Commuovente il tributo organizzato dagli alunni della scuola elementare Carducci che hanno cantato “Sul cappello” alla presenza del drappello Gruppo Alpini San Vittore Olona che, in entrambe le scuole, si è intrattenuto con gli scolari per rispondere alle loro domande e tramandare i valori e il patrimonio storico che vivono, e si rinnovano, nella loro testimonianza.
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