(m.t.) – E' decisamente più tempo di cassoeula e polenta, piuttosto che di costine alla brace, ma la giustificazione, al Parco Alto Milanese, per la inaugurazione odierna di 42 nuovi e "fiammanti" barbecue ci sta tutta: "Abbiamo deciso di aprire oggi questa nuova struttura per abituare gradualmente i frequentatori al suo uso – spiega Angelo Pisoni, presidente dell'Ente -. L'avessimo inaugurata in un periodo estivo, ci sarebbe stata una eccessiva corsa alla… salamella, con possibili problemi sia nella gestione, che nell'utilizzo delle piazzole con i grill".

Il progetto è stato voluto per dare uno stop alle grigliate "selvagge". Le 42 postazioni, suddivise in tre luoghi (vicino alla Baitina, al centro del parco e nei pressi dell'ingresso da Legnano) offrono sicurezza e garantiscono a tutti la possibilità di preparare un pic-nic in tempi brevi.  Ogni "isola grill" è dotata di una piccola fontanella ed è posizionata lontano dalle fronde degli alberi così da evitare ogni sorta di pericolo​

Nel tour di presentazione, è stata mostrata anche la nuova segnaletica lungo i percorsi nel bosco che permetterà al visitatore di capire dove si trova e quale sia la distanza tra i vari punti di riferimento dell'area verde.

«Spero che i cittadini rispettino queste nuove strutture – aggiunge Pisoni – e che non si consumino atti di vandalismo o avvengano furti di ogni sorta, come invece, purtroppo, è accaduto durante l'estate quando ignoti si sono impossessati dei rubinetti delle fontanelle».

Nei prossimi mesi verranno effettuati ulteriori lavori di manutenzione ordinaria di alcuni tratti dei sentieri in terra battuta «così che anche i ciclisti – ricorda il presidente del PAM – avranno meno problemi nell'andare alla scoperta del Parco».

E in tema di percorsi ciclopedonali, proprio dal centro del Parco, ricorda sempre Pisoni, «​parte una strada che conduce alla nuova rotonda di Villa Cortese lungo via Novara, collegando così il Parco Alto Milanese al Parco del Ticino. Una via alternativa e più sicura per i ciclisti rispetto a via Novara e ad altri percorsi alternativi di cui si è parlato tempo fa». ​