Regione Lombardia ritiri la deroga della distanza da altro insediamento, anche come forma di autotutela, e riveda la procedura di Via. Dal canto suo, il Consiglio regionale approvi una risoluzione, come atto politico forte, contro l’insediamento di 300mila galline ovaiole nel Plis Parco del Roccolo, in Comune di Busto Garolfo.

Lo hanno chiesto Laura Barzaghi e Massimo D’Avolio, consiglieri regionali del Pd, dopo l’audizione di oggi, giovedì 11 settembre 2014, in VI Commissione Ambiente, degli amministratori comunali.

«Come ci hanno ricordato il vicesindaco e l’assessore all’Ambiente di Busto Garolfo, la Direzione regionale ha concesso la deroga della distanza di 3mila metri da altro insediamento, forse non rendendosi conto che andavano contro un loro stesso decreto, non ancora modificato, dando così, di fatto, il via libera alla Valutazione di impatto ambientale, arrivata il 30 giugno – racconta Barzaghi –. La possibilità di derogare è stata legiferata, cioè, solo dopo. E questo permette al Comune di fare ricorso al Tar. Ma prima di una decisione del genere, gli amministratori locali sono venuti a chiederci di intervenire, anche politicamente, per far tornare la Dg Ambiente sui suoi passi».

La Commissione ha deciso, dunque, oggi di inviare il verbale della seduta alla Direzione regionale «sperando in un ripensamento, come forma di autotutela, di Regione Lombardia – aggiunge Barzaghi. Altrimenti, fa eco D’Avolio -, come Pd siamo pronti a mettere nero su bianco la seconda richiesta di Busto Garolfo, ovvero una risoluzione da approvare in Commissione e poi portare in Consiglio regionale, come atto politico che dia il segno di un passaggio chiaro: lì, in quel parco, a ridosso delle case, in pieno territorio agricolo, tre capannoni con 300mila galline non si possono fare».

E considerato che «il consiglio si è già espresso trasversalmente per la contrarietà a questo insediamento, non ci dovrebbero essere problemi», concludono Barzaghi e D’Avolio.