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Cerro Maggiore: lo spauracchio del commissario

Una dettagliata analisi del momento e alcuni pensieri per togliersi qualche sassolino dalla scarpa - Il dott. Antonio Lazzati, ex sindaco di Cerro Maggiore, torna alla carica...

Una lunga e dettagliata analisi del momento e alcuni pensieri per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Il dott. Antonio Lazzati, ex sindaco di Cerro Maggiore, torna sugli ultimi eventi politici locali e replica a precedenti considerazioni. Di seguito il suo pensiero integrale.


Ci sono comunicati stampa e voci sempre piu' frequenti su conseguenze nefaste legate alla mancata approvazione del Bilancio comunale .Aspettiamoci anche che non si taglia l' erba non si puliscono le strade, non viene rifatta la segnaletica orizzontale e chi piu' ne ha piu' ne metta, perche' non abbiamo il Bilancio approvato.

Comunque la votazione del 29 luglio e' risultata alla pari, quindi con eventuali responsabilita' equamente distribuite (il perche' dell'astensione gia' ampiamente spiegato su questo media ).

Perche' allora incolpare chi non ha approvato il Bilancio ( votando contrario o solo astenendosi ) e invece ,con spirito di autocritica, cercare di capire come mai non si e' riusciti a fare "squadra"?

Da dieci anni a Cerro il Bilancio e' stato approvato alla prima presentazione e senza "mal di pancia", perche' abbiamo saputo fare squadra e condividere le decisioni. Chi non e' stato in grado di fare squadra, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti,abbia allora il coraggio di fare un passo indietro ammettendo le proprie incapacita' e fallimento.

Il Commissario ,come qualcuno vuol far credere, non e'lo spauracchio dietro cui trincerarsi che blocca tutto arrestando la vita di una comunita', ma solo un funzionario che in modo razionale e senza personalismi, manda avanti per qualche mese la "res pubblica"in attesa di nuove elezioni.Questo viene fatto approvando un bilancio che prevede il funzionamento di un Comune ,compresa la tanto chicchierata messa a norma delle scuole di via Boccaccio attraverso la smobilitazione del Patto di Stabilita', con maggiore rapidita' e senza l' intralcio di personalismi o pretesti "politici".

Una riflessione: quando una persona non riesce a fare squadra con i propri "compagni di viaggio" pur sempre in numero esiguo, confrontandosi, ragionando, discutendo dei problemi, come puo' pensare di poterlo fare con una intera comunita' di migliaia di cittadini?

Il fare squadra vuol dire fidarsi, scambiare le proprie oppinioni,proporre condividendo delle idee,governare per le capacita' delle persone; non si governa per la Simpatia o l 'Antipatia personale.

Questo e' il fondamento per potere dire INSIEME, parola purtroppo abusata in questa campagna elettorale. Forse al solo scopo di apparire uniti quando non si è stati in grado di aggregare, e uniti quindi non lo si era?

Coraggio, si ammettano i propri limiti ! E non si abbia paura di abbandonare una nave che va alla deriva, questo per il bene del paese e non per se stessi.

Chi e' stato eletto a reggere le sorti di una Comunita' non e' onnisciente ed infallibile, ma deve sapere ponderare ascoltare discutere e condividere con spirito anche di autocritica per potere poi prendere delle decisioni e quindi agire per il bene del Paese.

Chi poi sta facendo aleggiare lo spettro del commissariamento  evocando chissa' quali sciagure per i Cerresi, non si stara' forse preparando per la prossima campagna elettorale? Come d'abitudine infangando e buttando l'ombra del dubbio su tante persone. Questo senza proporre qualcosa di costruttivo o avviando un dialogo. Viene il dubbio che forse qualcuno stia tentando di accellerare quel processo di disfacimento che permetterebbe finalmente di raggiungere l'agognata candidatura rincorsa da tempo.

E intanto, come preannunciato a giugno, continuano le bugie e funziona a pieno regime la macchina del fango, di cui dei nostri validi concittadini sono abili registi. Leggo che i "dissidenti "lo fanno per una questione di poltrone, quando io, come Sindaco in carica avevo proposto per la carica di Vicesindaco un cittadino di Cantalupo perche' la frazione ne e' priva da dieci anni. Ed ero talmente legato alla poltrona che ho rifiutato un assessorato proprio per non essere partecipe di una giunta che ha svilito lo spirito della lista civica per cui ho lavorato e in cui ho creduto per 10 anni. Si insiste sulla presenza di esponenti del PD anche nella amministrazione precedente. Certo erano presenti come presenti erano simpatizzanti di F.I. , A.N.e Lega ma tutti accumunati dal fatto di rispondere alla esigenze dei cittadini e non della Segreteria di un Partito come e' stato poi dichiarato da un esponente del PD, togliendo cosi' la prerogativa di Lista Civica a quella compagine che si presentava come tale alle elezioni. Questo dimostra che la scelta fatta per 10 anni di avere una Amministrazione Civica e' stata giusta perche' non inquinata dalla logica dei partiti che tanto ha fatto male al Paese e disgustato gli Italiani.

Antonio Lazzati

 

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Pubblicato il 11 Settembre 2014
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