Contro la crisi, il Comune non basta
Secondo "Patto civico" occorre agire in rete con i Comuni e collaborare con il terzo settore, per un nuovo welfare che genera solidarietà diffusa...
Secondo la lista "Patto civico per San Vittore Olona", occorre agire in rete con i Comuni e collaborare con il terzo settore, per un nuovo welfare che genera solidarietà diffusa. Di seguito il comunicato integrale diffuso in giornata.
I dati del disagio sociale conseguenti a una crisi economica che perdura sono preoccupanti. L'allarme del nuovo assessore ai servizi sociali del Comune di S. Vittore Olona, Antonella Lattuada, di recente espresso sulla stampa locale è condivisibile; ed è apprezzabile l'impegno dichiarato di una maggiore sensibilità e concretezza dell'Amministrazione comunale contro la crisi. Ma la buona volontà di un assessore non è sufficiente se non si affronta l'emergenza sociale – tra cui quella drammatica della casa e del lavoro – con precise politiche che si fondino su un'idea nuova di welfare. Si deve superare l'impostazione assistenziale e riparativa dei servizi sociali, affidati al solo ente comunale, peraltro sempre più privo di risorse (anche se va detto che spesso la dichiarata assenza di risorse rischia di essere un alibi che nasconde la mancanza di una volontà politica volta a investire sui servizi sociali). Si deve invece puntare su un welfare comunitario e generativo, ossia un sistema di responsabilità e solidarietà diffusa, dove tutti i soggetti della comunità, le associazioni e il terzo settore ma anche il mondo produttivo, siano coinvolti nel co-progettare interventi e servizi per le persone. E si deve fare questo in rete con tutti i comuni dell'Ambito di Legnano. Insomma, il Comune da solo non può fare molto, nè tanto meno un assessore.
Per questo la lista del "Patto Civico", presente in consiglio comunale con Alberto Fedeli, chiede che sia rafforzato il ruolo della Consulta Sociale, anzitutto senza porre ostacoli alla partecipazione di tutte le realtà impegnate nel sociale (associazioni, parrocchia con caritas e oratorio, enti socio-educativi, fondazioni, imprese sociali, ecc.), favorendone la funzione di ambito di condivisione e sostegno delle loro libere iniziative, nella sussidiarietà, e di progettazione condivisa di interventi innovativi capaci anche di attrarre risorse, nella partecipazione ai diversi bandi esistenti (Regione, Fondazione Cariplo, ecc.). Occorre poi riattivare tutti gli organismi di rete e partecipativi del Piano di Zona dell'Ambito Legnanese, attuando i progetti già previsti, e partecipare alla costituenda Azienda Consortile per i Servizi alla Persona. Ma soprattutto il Comune deve convintamente e fattivamente aderire alla proposta di nuovo "Welfare generativo e restitutivo" che il Forum Legnanese del Terzo Settore e le Consulte delle associazioni del Legnanese, coordinate dal Centro Servizi per il Volontariato, stanno proponendo da tempo alle amministrazioni comunali, e che ora è divenuto progetto presentato alla Fondazione Cariplo per ottenere un cofinanziamento. Infine, centrale è il sostegno alle famiglie, con politiche familiari esplicite e non occasionali. Sono richieste che a suo tempo hanno formato oggetto delle proposte del programma elettorale del "Patto Civico", che confidiamo che siano accolte comunque dalla nuova Amministrazione, al di là delle differenze politiche. L'emergenza sociale deve infatti vederci il più possibile uniti, maggioranza e opposizione, pur nella chiarezza delle responsabilità e dei ruoli. In gioco c'è il benessere dei nostri cittadini, delle famiglie, della comunità.
Alberto Fedeli
Consigliere comunale del "Patto Civico per San Vittore Olona".
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