Daniele Bianchessi a “I lunedì d’autore”
Presentato il libro: "GIOVANNI E NORI - UNA STORIA DI AMORE E DI RESISTENZA"...
Organizzata dall'ANPI di San Giorgio su Legnano con il patrocinio dell'Assessore alla Cultura, Claudio Ruggeri, si è tenuta presso il Salone del Circolo Familiare, la quarta serata del ciclo "I LUNEDI' D'AUTORE". E' stato il giornalista scrittore DANIELE BIACCHESSI che ha presentato il suo 24° libro: "GIOVANNI E NORI – UNA STORIA DI AMORE E DI RESISTENZA". Giovanni Pesce e Onorina Brambilla sono stati due personaggi importanti nella lotta di liberazione, in particolare nei GAP di Milano, dove sono stati sepolti nel FAMEDIO alla loro morte. "Per la prima volta ho affiancato la parola amore alla Resistenza".
Il libro racconta la storia di un grande comandante partigiano, che a 18 anni partì per la Guerra di Spagna per cercare di sconfiggere il fascismo (se perdiamo lì l'Europa sarà invasa, si diceva allora), che dopo il ritorno in Italia venne mandato al confino di Ventotene per una spiata e che dopo l'8 settembre tornò al nord come capo partigiano e a Milano incontrò una ragazza che divenne la sua staffetta e che sposò nel dopoguerra.
"Ho delineato una storia pubblica che diventava privata, tornava ad essere pubblica nelle gesta di Giovanni Pesce tra il 1943 e 1945 e nell’internamento di Onorina Brambilla detta Nori nel campo di di concentramento di Bolzano e ritornava ad essere privata nell’incontro tra Giovanni e Nori il 7 maggio 1945 appena dopo la Liberazione. E ancora pubblica e privata fino alla fine".
Daniele ha anche parlato dell'importanza della Memoria, che deve essere viva, da trasmettere alle nuove generazioni. "La storia dice che i partigiani hanno combattuto il fascismo e il nazismo, perché quegli orrori non potessero mai più tornare. In anni di revisionismo, ma io lo chiamo "rovescismo", scrivere un libro storico, con decine di riferimenti bibliografici, diventa un forte atto politico”.
Nel rispondere ad una domanda, significativo e toccante il ricordo del nonno che abitava a Montesole, su quelle colline che videro la repressione feroce e selvaggia delle SS guidate dal maggiore Reder.
"Il nonno si metteva davanti al camino e iniziava una storia del passato, quando sul crinale dell’Appennino si combatteva una guerra, con i soldati nazisti della 16esima divisione PanzerGranadier che circondarono una vasta area tra i fiumi Reno e Setta e mentre salivano bruciavano le case, le persone che uscivano venivano trucidate davanti all’uscio". Una storia tragica che il regista Giorgio Diritti raccontò nel film "L'UOMO CHE VERRA'", proiettato venerdì 6 giugno a Vanzaghello nell'ambito della Rassegna Cinematografica Itinerante organizzata dalle sezioni ANPI della zona.
E' intervenuto Sergio Mezzanzanica che ha ricordato l'incontro con Giovanni Pesce, durante le riprese di un episodio della Guerra di Spagna che la RAI aveva girato nel 1971 sul fiume Tagliamento nell'ambito della serie "Parlare, Leggere, Scrivere" curata da Umberto Eco, Enzo Siciliano e Tullio de Mauro, con la regia di Piero Nelli. "Italiani, repubblicani e fascisti, si affrontavano mentre un altoparlante diffondeva le lettere dei condannati a morte della Resistenza".
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