(m.t.) – Un pronto ritorno a casa dei nostri Marò, ancora trattenuti in India, ma anche un nuovo equilibrio tra gli enti locali e lo Stato. 

Ecco i due richiami forti elevatisi, stamane, nel piazzale antistante la palazzina dell'Associarma dove si è svolta la cerimonia per la Festa della Repubblica, presenti tutte le associazioni combattentistiche e d'arma e le autorità cittadine.

Il primo appello per riportare in Italia i due fucilieri Salvatore Girone e Massimiliano Latorre è stato lanciato dal presidente dell'Associarma, Antonio Cortese, che ha affermato: «il nostro pensiero, oggi, corre ai tanti militari caduti e ai nostri Marò ancora in India e che speriamo di rivedere quanto prima in Italia».

All'esterno della palazzina di corso Italia, ricordiamo, rimane sempre appeso uno striscione che ricorda la vicenda e sul quale si legge il grido "Salviamo i nostri Marò".

La necessità di un nuovo equilibrio tra gli enti locali e lo Stato è stata invece sottolineata dall'assessore Antonino Cusumano: «Il famigerato patto di stabilita’ interno – ha affermato  il rappresentante della nostra amministrazione comunale – sta mettendo in ginocchio gli enti locali. Ricordo che patto vuol dire accordo tra le parti, mentre noi Comuni il patto siamo costretti a subirlo. E’ ora che i Comuni possano di nuovo avere la podesta’ di disporre delle proprie risorse per contribuire alla ripresa economica sociale culturale delle proprie comunita’».

«La festa della Repubblica – ha poi tenuto a precisare al cronista Domenico Gangemi, consigliere comunale di Fratelli d'Italia AN – meriterebbe di maggior considerazione, almeno alla pari delle celebrazioni che avvengono negli Usa il 4 luglio e in Francia il 14 luglio. Dobbiamo dare segnali di maggior spessore soprattutto ai giovani, perchè non considerino questa giornata solo come occasione di vacanza, ma di ricordo, di omaggio, di commemorazione importante per il nostro Paese».

Immagini di Luigi Frigo