Riceviamo e pubblichiamo:

Ai miei concittadini che hanno in mente di votare Vercesi
A voi, concittadini che avete in mente di votare Vercesi alle prossime comunali di domenica 25 maggio, vorrei dire alcune cose.
La sig.ra Vercesi, oltre a darmi del tu come se tra me e lei ci fosse una confidenza che, grazie al cielo, non è mai esistita, dimostra solo di sentirsi estremamente debole e di percepire nell’aria sapore di sconfitta.
Per questo si scatena nei miei confronti con una volgarità e una violenza inaudite.
Vorrebbe farmi passare per un malfattore macchiatosi di gravissimi reati penali, vorrebbe che le persone mi vedessero così, ma deve mettersi il cuore in pace perché io a San Vittore sono conosciuto e non sono capitato in Comune per caso.
Ho spiegato e rispiegato come stanno realmente i fatti con la Corte dei Conti e riscrivo per l’ennesima volta la risposta che ho già dato alla compagna di ventura della sig.ra Vercesi, sig.ra Antonella Lattuada: “Io ho spiegato pubblicamente ai cittadini senza nascondere alcunché, la vicenda della Corte dei Conti. Ho detto senza remore che in primo grado la Corte, su denuncia della Sua maggioranza, ha imputato a me e alla mia giunta di aver avere realizzato un progetto per il personale con una selezione interna invece che con un concorso pubblico. Questo è il “grave illecito” di cui mi sono macchiato! E badi bene che quel progetto era stato attuato con il parere favorevole del segretario comunale, della responsabile dell’area amministrativa, del nucleo di valutazione e delle organizzazioni sindacali. Le pare poco? Oltretutto, anche laddove si giungesse nei successivi due gradi di giudizio ad una sentenza che ravvisasse ancora un danno erariale, la compagnia con la quale siamo assicurati provvederà ad ogni definizione (tutti gli amministratori nel momento in cui vengono eletti stipulano una copertura assicurativa, anche voi!, ben sapendo che nella complessa confusione normativa dell’apparato pubblico qualche rischio può sempre capitare). Una cosa è certa, la Corte dei Conti non ha messo in alcun modo in discussione la piena onestà mia e della mia giunta bensì solo lo strumento usato per realizzare il progetto. Quella della Corte dei Conti non è altro che una sanzione amministrativa, non certo una condanna penale”.
Sappiate, cari concittadini che avete in mente di votare la sig.ra Vercesi, che io e la mia giunta abbiamo sempre pagato la polizza assicurativa così come prevede la legge, e sappiate anche che quando la predetta signora dice che io sarei incompatibile con la carica di sindaco dice semplicemente una mastodontica bugia di cui Vi fornisco immediatamente la prova: l’art. 63 del Testo Unico degli Enti Locali che tratta di incompatibilità, dice che è incompatibile con la carica di sindaco “colui che è stato con sentenza passata in giudicato, dichiarato responsabile verso l’ente e non ha estinto il debito”.
Io e la mia giunta siamo di fronte ad una sentenza (non penale ma amministrativa) di primo grado che come tale può essere totalmente ribaltata negli ulteriori due gradi di giudizio, e l’assicurazione ci tutela, se necessario, per il resto.
Come vedete mi sto rivolgendo alla sig.ra Vercesi con estrema serenità e pacatezza, perché ho la forza di chi non ha nulla da temere.
Una grande statista inglese diceva che quando gli avversari politici la attaccavano personalmente lei aveva, in quel preciso momento, la certezza della loro debolezza.
Leggendo la lettera della sig.ra Vercesi ho pensato a questa grande statista.
Per chiudere, chiederei alla sig.ra Vercesi di tornare a darmi del Lei, mi sento molto più a mo agio.

ViVi San Vittore Olona – Progetto Comune
Pino Bravin