Si ripresenta il problema dei rifiuti abbandonati nel verde attorno del Parco Al Milanese. Come si può bene vedere dalle immagini inviate alla redazione dal nostro lettore Davide, le aree boschive versano in pessime condizioni. 

Le zone adiacenti alla SP148 sono coperte da cumuli di macerie e vari rifiuti tra cui amianto e un imbarazzante quantità di preservativi usati dai frequentatori delle prostitute che sostano in zona.

Il lettore ci segnala che nella zona compresa tra il motel Pagoda e l'istituto Facchinetti vi è sempre la presenza di strane persone e per terra anche li è cosparso di preservativi e rifiuti. E tutto questo in una zona poco distante da quella adibita allo svago dei bambini. 

La presenza di copertoni, bottiglie, sacchi della spazzatura, secchi di macerie e rifiuti di ogni ordine e genere è invece indicata in tutto il parco. L'unica zona pulita è la parte attrezzata con il percorso vita e i giochi per bambini (bar la Bajtina), e nella strade principali. 

Il cittadino sollecita pertanto l' intervento di chi è ha il dovere di risolvere questo sciempio.

E immediata, in redazione, giunge la replica di Angelo Pisoni, storico leader legnanese dei Verdi ma soprattuto oggi presidente del Parco Alto Milanese.

"E' vero – il suo commento – i furbi, o almeno così credono loro di essere, esistono e lasciano nel parco ogni genere di schifezze, ma è altrettanto vero che da parte nostra  esiste una quotidiana attenzione all'ambiente e alla sua pulizia. Ogni giorno, i nostri incaricati portano via camionate di rifiuti. Esistono poi leggi e norme in materia che ci obbligano a tenere certi comportamenti che rallentano l'opera di pulizia. Così, sia per per le gomme delle autovetture, sia ancor più per il materiale in eternit, dobbiamo svolgere pratiche burocratich. A noi è riservato solo il compito della segnalazione, non quello della rimozione. Il problema reale sta nella inciviltà delle persone e in una circostanza dai più ignorata, vale a dire l'esistenza all'interno del Parco di aree private nelle quali non possiamo intervenire".