Leggende dell’Albania: Rozafa – la donna murata
Aleks Vulaj, giovane albanese, propone una leggenda che dice molto non solo sulle vecchie tradizioni del Nord Albania ma anche sul ruolo della dona in società...
Aleks Vulaj, giovane albanese di Legnano già in passato presente sul nostro giornale con alcune sue considerazioni, ripropone oggi un nuvo scritto. Si tratta di una legenda che dice molto non solo sulle vecchie tradizioni del Nord Albania ma anche sul ruolo della donna in società fin dai tempi dell'antichità, la guerra dei turchi. Ringraziamo Aleks e leggiamo insieme questa storia…
Una delle leggende più antiche dell’Albania è quella di Rozafa e del castello di Scutari. Essa racconta di tre fratelli impegnati nella costruzione delle mura della fortezza. Durante la notte il lavoro eseguito nella giornata crollava. I tre fratelli appresero da un vecchio saggio che le mura per essere forti e solide necessitavano del sacrificio di una delle loro mogli. La scelta della moglie doveva avvenire casualmente. Colei che l’indomani sarebbe giunta con il pranzo sarebbe stata immolata per il bene della comunità. Il giuramento di assoluto silenzio venne infranto da due dei tre fratelli che raccontarono tutto alle rispettive mogli.
Fu così che toccò alla moglie del più giovane dei fratelli e madre di un bambino, portare l’indomani il pranzo. Le venne raccontato quanto il vecchio saggio aveva detto e il giuramento che era stato fatto fra di loro. La giovane accettò di farsi murare viva all'interno delle mura, ma pose come unica condizione che una gamba, un braccio, un occhio ed una mammella, rimanessero scoperti per poter vedere, cullare, accarezzare e allattare il proprio figlio.
Così Shkodra visse sopra questo leggendario sacrificio. La storia umana, nella sua turbolenza e la sua subcoscienza, è piena di paradossi: qualche cosa di sacro si sacrifica e qualche cosa di sacro si ottiene. La vita è sacra. Le nuove generazioni vivranno su quello che è spento. Rozafa, questa donna ingenua, poteva morire come tutte le altre, come qualsiasi donna – dimenticata, però lei è morta, pur non capendo niente, per vivere dentro la legenda.
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