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Il giorno della Memoria: Carlo Ciapparelli, dalla F.Tosi alla morte a Mauthausen

E’ deceduto il 26 maggio del 1945 a Gusen per la fame e il lavoro sfibrante patiti nei lager...

Carlo Ciapparelli

dalla Franco Tosi alla morte a Mauthausen

Nato nell’aprile 1902 a Legnano. Operaio alla Franco Tosi. Arrestato a Legnano nel marzo 1944 dalle milizie fasciste è deportato a Mauthausen l’8 aprile 1944. È trasferito a Gusen (Mauthausen). E’ deceduto il 26 maggio del 1945 a Gusen per la fame e il lavoro sfibrante patiti nei lager. Da notare che nel momento della morte la guerra era terminata da alcune settimane.


In memoria di un uomo

Scrivo queste righe per onorare la memoria di Carlo Ciapparelli, uomo onesto ed innocente, deportato in Germania dai nazifascisti.

Carlo Ciapparelli, da me conosciuto come lo “zio Carlo di Mauthausen” nasce a Legnano il 7 aprile 1902 da Giuseppe Alberto e Mascheroni Luigia. La famiglia vive in via Vittoria 27, a Legnano. Carlo, dopo una gioventù passata tra diverse difficoltà economiche, trova fortunatamente lavoro presso un artigiano del settore meccanico.

Dopo un breve fidanzamento, il 7 gennaio 1933 si sposa con Pasqua Martinelli, originaria di Calcio (Bg). Pasqua lavora nell’industria tessile De Angeli Frua, mentre Carlo riesce ad entrare nella storica fabbrica Franco Tosi come tornitore. Dal loro matrimonio nascono Felice (22/10/1933) e Aleardo (12/6/1941).

Le radici socialiste di mio zio lo portano a far parte con impegno notevole della Commissione interna della fabbrica e quindi ad esporsi nei confronti dei fascisti al potere. Dopo gli scioperi attuati nel corso del 1943, a causa delle basse retribuzioni e come segno di avversione nei confronti della guerra, il 5 Gennaio 1944 ci fu un’irruzione delle SS nel cortile della Franco Tosi con l’obiettivo di terrorizzare le maestranze e riportarle al lavoro. Furono arrestati diversi membri della Commissione Interna, ma in quell’occasione Carlo si salvò dalla deportazione.

Il 14 marzo 1944, in seguito ad una vigliacca delazione, fu arrestato e poi trasferito nel carcere milanese di San Vittore. Il 20 marzo 1944 viene trasferito a Bergamo (Presidio militare-caserma del 78° Fanteria “Lupi di Toscana” adattato a prigione) insieme ad altre 63 persone, uomini e donne.

Da Bergamo parte il 5 aprile 1944 per ignota destinazione. Arriva a Mauthausen l’8 aprile 1944, dove viene immatricolato col numero 61609, categoria SCHUTZHAFTLINGE (deportati per motivi di sicurezza). Il transport è il n° 38. Lo stesso transport che portò via Pietro Bastanzetti, padre di Giancarlo da me conosciuto, successivamente morto a Gusen in data 2 giugno 1944.

Ricordo Giancarlo Bastanzetti di Saronno per aver avuto il merito di comperare, nel 1961, assieme ad altri, il forno crematorio di Gusen e far erigere un memoriale che racchiude quel simbolo del nazismo criminale .

Dopo venti giorni di quarantena (blocco 20) è destinato al più terribile dei quarantanove sottocampi di Mauthausen: Gusen. Dal 28 aprile 1944 al 26 giugno 1945 si consuma l’ultima parte della sua vita. In seguito alle sofferenze fisiche e alle atrocità da lui vissute, la sua morte avviene ventun giorni dopo la liberazione del Lager da parte delle truppe americane.

La moglie Pasqua si ammalò gravemente e morì nel 1959. I miei genitori si occuparono dei figli, in particolare di Aleardo, ma dopo una vita piena di traversie morirono, Felice nel 1993 e Aleardo nel 1989.

In seguito ad un mio viaggio a Mauthausen, ho potuto lì accarezzare una targa ricordo di mio zio Carlo, la cui vita e famiglia è stata segnata dalla guerra e dalle atrocità nazifasciste.

Nel 1964 è stata consegnata alla Famiglia Ciapparelli, dalla Civica Amministrazione di Legnano, una medaglia ricordo in occasione del ventesimo anniversario del tragico evento.
Massimo Ciapparelli, nipote di Carlo

Giancarlo Restelli

http://restellistoria.altervista.org/pagine-di-storia/giorno-della-memoria/

– I deportati politici di Legnano nei lager nazisti

http://www.youtube.com/watch?v=g3-KFi7rhbM

– Legnano incontra il Ghetto di Cracovia

http://www.youtube.com/watch?v=v3aMcp8si1s

Redazione
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Pubblicato il 29 Gennaio 2014
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