Scarafaggio nero: scatta l’allarme nel Legnanese
Diverse le segnalazioni pervenute dipartimento di "Prevenzione Medica" dell'Asl 1Milano per l'avvistamento di numerosi esemplari di baltta orientalis...

(g.s.) – Si aggira nelle fogne, nei condomini e persino negli appartamenti, nascondendosi negli anfratti: si tratta dello scarafaggio nero (Blatta orientalis) che in questo periodo sta particolarmente popolando il territorio, destando una certa preoccupazione.
É per questa ragione che il dipartimento di "Prevenzione Medica" dell'Asl 1Milano, considerate le diverse segnalazioni pervenute, ha trasmesso ai Comuni della zona una circolare esplicativa sulle strategia di lotta e di prevenzione (leggi qui).
«La diffusione delle blatte negli ambienti antropizzati induce, talora, errati atteggiamenti di tolleranza nei confronti di questi insetti – si legge sulla circolare -. contro i quali si interviene soltanto quando la loto densità raggiunge livelli allarmanti: l'infestazione da blatta spesso ne agevola la proliferazione incontrollata».
Identikit dell'insetto: «La colorazione è bruna tendente al nero – leggiamo nel documento – e, mentre il maschio ha ali normali, la femmina le ha molto corte e non è in grado di volare. La lunghezza è compresa tra i 25 e i 33 mm. È caratterizzata dalla forma appiattita e da lunghe antenne filiformi.La Blatta orientalis è diffusa in tutto il mondo, soprattutto nelle zone a clima temperato in quanto predilige ambienti più freddi rispetto alle altre specie dell'ordine Blattodea».
Si sviluppa in particolar modo nelle fogne ma, anche nelle abitazioni riscaldate, dove vi è abbondanza di nascondigli e di cibo, o in luoghi non esposti a grandi sbalzi di temperatura . Predilige il movimento nelle ore notturne ed evita ambienti luminosi: la sua comparsa in orario diurno indica una grande infestazione.
I “punti critici” da ricercarsi nella ispezione dei locali infestati, che dovrebbe sempre precedere la fase di disinfestazione con mezzi chimici, sono rappresentati da: scollamenti delle piastrelle di pavimentazioni e rivestimenti murari, alterazione delle malte poste a guarnizione tra pavimentazione e griglie o tombini di scolo, scostamento dei paraspigoli, presenza di controsoffittature, pareti perlinate o separatori in cartongesso.
Anche l’acqua non deve risultare facilmente disponibile: vanno riparate tutte le piccole perdite anche se all’apparenza insignificanti, attenzione va posta alla presenza di vaschette per la raccolta delle acque di condensa degli impianti frigoriferi.
«Per combattere la blatta – si legge infine nel documento -, non è sufficiente intervenire all''interno delle singole abitazioni ma bisogna risalire al focolaio che in genere si trova nella fossa biologica, nelle cantine, negli immobili incustoditi ed abbandonati o anche nei depositi e nelle condutture delle residenze private. Se non si instaura una profonda collaborazione e sinergia tra cittadini e amministrazioni nella lotta del fenomeno, il problema non sarà mai risolto».
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