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“BASTA SCUSE”, LA REGIONE RIBADISCE IL NO ALL’ALLEVAMENTO OVAIOLO

Votata all’unanimità una mozione sfavorevole alla realizzazione dell'allevamento di 300.000 galline ovaiole a Busto Garolfo....

Il Consiglio regionale lombardo ha espresso ieri la propria contrarietà alla realizzazione dell’allevamento di galline ovaiole a Busto Garolfo. L’Aula all’unanimità ha approvato la mozione presentata dalla consigliera regionale Carolina Toia, del gruppo consiliare “Maroni Presidente”, con la quale si chiede alla Giunta di mettere in atto tutte le azioni possibili per impedire l’insediamento dell’allevamento nell'area verde del parco del Roccolo.

"Sono soddisfatta – commenta la consigliera Toia – che tutte le forze politiche presenti in Consiglio abbiano espresso contrarietà alla realizzazione di tale progetto, che presenta numerose criticità per il territorio. Ricordiamo che il mega allevamento sorgerebbe su un’area naturale protetta, che interessa i Comuni di Arluno, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Nerviano e Parabiago. Inoltre, tale centro zootecnico, che prevede l’allevamento di oltre 300 mila capi, sarebbe localizzato a soli trecento metri di distanza dai primi nuclei residenziali e a soli cinque chilometri dall’ospedale di Legnano. Il rischio di propagazione del virus dell’influenza aviaria non può essere sottovalutato, così come non si può trascurare il problema dell’emissione di odori che causerebbe la realizzazione dell’impianto".

"Dopo anni di battaglie portate avanti dai cittadini, dalle istituzioni locali e anche da Regione Lombardia, che ieri ha espresso per l’ennesima volta la propria contrarietà – ha concluso la legnanese Toia -, mi auguro che i funzionari, cui spetta la decisione sul via libera al progetto, possano definitivamente archiviare l’ipotesi di realizzazione di questo folle progetto".

Il Consiglio regionale – ha inoltre sottolineato il Vice Presidente del Consiglio regionale, Fabrizio Cecchetti – ha espresso la propria contrarietà già nel 2011 con l’approvazione di una mozione di cui ero firmatario, mentre i cittadini, le istituzioni locali, l’ASL, l’ARPA e inoltre il WWF hanno già avuto modo di evidenziare, da tempo, tutte le criticità nella realizzazione di un centro di questo tipo. Basta scuse. Sono passati ormai tre anni e di fronte a queste prese di posizione occorrono azioni concrete da parte dei tecnici che non possono più ignorare l’indirizzo dato dalla nostra Assemblea e la volontà della cittadinanza stessa. I funzionari devono mettere in campo tutte le azioni possibili per scongiurare la realizzazione di questo progetto che, se realizzato, sarebbe una vera e propria sciagura per il territorio di Busto Garolfo.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Gennaio 2014
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