Da quando nel gennaio 2010 è stato depositato in Comune, a Busto Garolfo, un progetto per la realizzazione di un centro zootecnico per 328mila galline ovaiole e pollastri, cioè un’area agricola di 10mila metri quadri dentro il Parco del Roccolo, non c’è più pace per gli abitanti della zona. E non è chiaro quanto tempo ancora dovrà passare prima che gli iter regionali di verifica e rilascio di eventuali autorizzazioni sia terminato.

E’ proprio questo che ha chiesto di sapere una volta per tutte Laura Barzaghi, consigliere regionale del Pd, oggi, mercoledì 4 dicembre 2013, durante la seduta del Consiglio regionale, all’assessore regionale all’Ambiente Terzi, in controreplica alla sua interrogazione sul tema.

“L’assessore ci ha spiegato tutti i passaggi che sono stati fatti anche con il collega che si occupa di sanità e salute e che soprattutto quest’ultimo assessorato continuerà con le verifiche per quanto riguarda l’aspetto sanitario – fa sapere la Barzaghi –. Sicuramente Regione Lombardia è attenta alle procedure che sta seguendo e anche all’impatto che il progetto potrà avere sul territorio, ma, secondo noi, non è in grado di darci una tempistica, per quanto io gliel’abbia chiesta. E ho detto chiaramente in Aula che non vogliamo che in un contesto ambientale come quello del Parco del Rocco venga inserito un progetto veramente impattante”.

Una mozione urgente per impedire l’insediamento del maxi allevamento di …galline di Busto Garolfo è stata depositata di recente anche da Carolina Toia, consigliera regionale legnanese del gruppo consiliare “Maroni Presidente”, la quale, attraverso il documento, invita la Giunta regionale a rimarcare il proprio diniego e a fare il possibile per impedire l’insediamento dell’allevamento di galline ovaiole e pollastre che la ditta Bruzzese vuole realizzare nell'area verde del parco del Roccolo.

«La totalità delle forze politiche di Busto Garolfo, i Consigli comunali dei Comuni costituenti il Parco del Roccolo, la Provincia e la Regione Lombardia hanno già espresso la propria contrarietà al progetto per via delle numerose criticità di tipo ambientale e sociale. Anche i cittadini – afferma la consigliera – hanno manifestato in più occasioni e in più sedi la loro contrarietà alla realizzazione del progetto, raccogliendo oltre cinquemila firme. Attraverso la mozione voglio portare all’attenzione del Consiglio regionale tale problematica, chiedendo alla Giunta di fare tutto quanto è in suo potere per scongiurare la realizzazione di questo progetto».