Durante la seduta del prossimo Consiglio comunale di Villa Cortese che si terrà il 24 settembre alle 21.00 verrà ricordato l'ex  "storico" Segretario comunale Vittorio Pascarelli (è stato il primo Segretario comunale di Villa Cortese) e premiati due ragazzi che si sono distinti per i lodevoli traguardi raggiunti a Scuola: Luca Corradi e Monica Franchi.

Di seguito, un ricordo di Pascarelli a cura dei dipendenti comunali:

GRAZIE SEGRETARIO!!!

"Oh Porco Dinsti!!!"

Questa era la tua affermazione più frequente ogni volta che ci riprendevi perchè qualcosa non era fatto come Tu volevi.
L'ira del momento sembrava un uragano in piena ma tutto era detto a fin di bene, per il nostro bene, per correggere gli errori di chi stava imparando il lavoro di dipendente pubblico.

Burbero e severo, difficile da capire, molti i pianti ed i "magoni" che le ragazze hanno mandato giù dopo i tuoi rimproveri, ma dopo la tempesta tutto passava, come un padre di famiglia che si arrabbia con i propri figli quando sbagliano ma non dimentica mai l'affetto sincero che prova per loro.

Non serbavi rancore nè risentimento alcuno ed anche nello "scontro" c'era sempre onestà e confronto leale; tutto finiva lì e dopo ci invitavi a prendere una pizza da mangiare tutti insieme.

Da Te Segretario abbiamo imparato la prassi amministrativa e a scrivere correttamente, ci rimproveravi di non aver fatto il Liceo Classico poichè il nostro lessico non era proprio corretto "istituzionalmente parlando" (chissà cosa avresti da dire di questo nostro scritto!).

Sei sempre stato attento ai problemi della gente di Villa Cortese di cui ti facevi portavoce con i Sindaci con cui collaboravi, avevi sempre una parola per tutti, anche una battuta poco ironica ma affettuosa.

Lavoratore instancabile, già dal mattino presto si sentivano in tutto il Comune i tasti della tua macchina da scrivere che battevano le bozze delle delibere o dei contratti su pezzi di fogli che poi ritagliavi ed incollavi per assemblare alla fine l'atto compiuto, poichè la tecnologia non era proprio il tuo "forte" e l'era del pc non proprio la tua preferita.

Nel ns. "Comune di manovalanza" come Tu stesso lo definivi, per essere dei buoni dipendenti non era necessario per Te essere dei grandi geni ma era importante impegnarsi e lavorare sodo, anche se pochi, per far andare avanti la baracca, proprio come una grande famiglia in cui ciascuno mette a disposizione le proprie capacità ma tutti con la stessa dignità e considerazione.

Tutti noi abbiamo imparato qualcosa da Te e per questo ti ringraziamo molto e speriamo che ora lassù Tu sia nella pace del Regno dei Cieli e da lì ti chiediamo di continuare a sostenerci nel nostro umile servizio alla collettività!

I DIPENDENTI COMUNALI