Nell'incantevole scenario di Villa Borghi a Varano Borghi sul lago di Comabbio, il Rotary Castellanza ha vissuto il passaggio di consegne tra Gian Mario Marnati (dottore commercialista) e Luca Roveda (broker assicurativo), nuovo presidente per l'anno 2013-2014.

"Ho conosciuto il mondo Rotary quando avevo 20 anni, nel 1985, quando divenni socio del Rotaract Malpensa con il mio amico Mauro Barbera – ha ricordato Roveda nel discorso ufficiale – .Il passaggio dal Rotaract al nostro Rotary Castellanza ė stata la continuazione di un percorso sempre più coinvolgente, una oppotunità e anche un privilegio. Oggi, raccolgo un'eredità importante, fatta di impegno e spirito di servizio. Ringrazio Gianmario e i suoi consiglieri per aver percorso un anno intenso e ricco di novità. Grazie a Gian Mario e a Carlo Mesceri,  per la sua caparbietà e la bravura nelle relazioni. Con l’aiuto in particolare di Nicola Guastadisegni e Marco Scandroglio, quest'anno potremo iniziare un'avventura internazionale unica nei nostri 35 anni di vita".

"Sono grato ai miei consiglieri per aver accettato l’incarico di proseguire nell’opera che continua senza soste dal 1978 – ha proseguito il neo presidente – e voglio ringraziare il mio vivcepresidente, Guido Azario, colonna portante del nostro club. So che quest'anno vi aspettate molto da me. Io mi aspetto altrettanto da voi, come sempre è stato da parte di ogni  presidente. In effetti noi tutti abbiamo le nostre vite, il nostro quotidiano, le nostre sfide, i problemi e le certezze, i successi e gli errori, ma insieme, nel Rotary e nel nostro  club, formiamo un’identità capace di arrivare là dove ognuno di noi, da solo, non potrebbe mai arrivare. Ricordiamoci che il Rotary è  “Servire al di sopra di ogni interesse personale”. Ogni rotariano sa che può sempre contare su un meccanismo con il quale può raggiungere un obiettivo di servizio. “Engage Rotary. Change lives”. Vivere il  Rotary può veramente cambiare vita".

"E proprio con un passaggio del discorso di insediamento del Presidente Internazionale 2013/2014 Ron D. Burton vorrei concludere –  Roveda ha terminato così il su intervento -. Ognuno di noi è venuto al Rotary per mettersi in gioco, e per fare la differenza.  Agendo nel Rotary, come in tutto il resto, più diamo e più otteniamo. Se facciamo solo uno sforzo simbolico, non realizzeremo molto, e non otterremo molta soddisfazione in quello che riusciremo a realizzare. Ma quando decidiamo di coinvolgerci davvero nel Rotary, per vivere all’insegna del servizio e dei valori del Rotary ogni giorno della nostra vita, in quel momento cominceremo a vedere l’incredibile impatto che potremmo avere. A quel punto troveremo ispirazione, entusiasmo e forza per cambiare davvero la vita degli altri. E nessun’altra vita sarà trasformata più della nostra. Nell’anno rotariano 2013-2014,  il nostro tema, e la sfida che lancio a tutti Voi, sarà  Vivere il Rotary. Cambiare vite.  “Engage Rotary. Change lives”. Voi avete scelto di indossare la spilla del Rotary. Il resto sta a Voi".

 

IL PROFILO DI LUCA ROVEDA

Quarant’otto anni, nato e da sempre residente a Legnano, Luca Roveda è sposato con Elisabetta  e padre di quattro figli. Dopo il servizio di leva nell’Arma dei Carabinieri si è laureato in Giurisprudenza con tesi sul brokeraggio assicurativo. Luca dal  1989 svolge attività di consulente assicurativo e finanziario, gestendo una moderna azienda di intermediazione assicurativa con un portafoglio di oltre 14.000 clienti, acquisiti nel corso di oltre cinquant’anni e consolidati con una attività di fidelizzazione, resa possibile da un continuo ampliamento dei prodotti e dei servizi offerti, nonché dal continuo miglioramento della qualità del servizio. 

Luca Roveda entra a far parte del “mondo Rotary” con l’ingresso nel Rotaract del 1985.
Ricopre diverse cariche sociali sino ad essere eletto presidente del Rotaract La Malpensa nell’anno 1995. Nel 1995-1996 ricopre un incarico distrettuale mentre il 13 Marzo 1996 entra a far parte del Rotary Busto Gallarate Legnano “Castellanza”.

Il suo impegno professionale non ha tra l’altro inficiato una piena attività sociale, attraverso la partecipazione ad associazioni ed organizzazioni, nonché un attaccamento ai valori tradizionali, primo tra tutti la famiglia.