Un nutrito grappolo di palloncini colorati che saliva verso l’alto ha concluso la cerimonia di dedicazione dell’oratorio della parrocchia dei Santi Martiri al beato Pier Giorgio Frassati.

In verità la celebrazione era iniziata ieri mattina, sabato 15 giugno, quando un gruppo di giovani ha acceso la fiaccola a Pollone (vicino a Biella), dove la villa Frassati custodisce la memoria di questo universitario morto a Torino nel 1925 all’età di 24 anni.

Dopo un percorso di 80 Km, nel tardo pomeriggio la fiaccolata ha raggiunto Fagnano Olona, per la cena e il pernotto in un oratorio pure dedicato “all’uomo delle beatitudini”, come ebbe modo di definirlo papa Giovanni Paolo II in occasione della beatificazione nel 1990.

Questa mattina ripartenza e breve ma suggestiva tappa a Castellanza, nella chiesa che ha visto l’indimenticato parroco don Pier Giorgio Colombo (tragicamente scomparso a inizio 2011) celebrare la sua prima messa. Non è un caso l’omonimia! La mamma di don Pier Giorgio nel 1941 sceglieva questo nome per suo figlio proprio in onore del giovane torinese di cui ormai si era diffusa la fama di santità. Ne è testimonianza una lettera di mamma Frassati che nello stesso anno accompagna con una lettera alla famiglia Colombo il dono di un quadro con la foto della prima comunione del figlio. Un quadro che le sorelle di don Pier Giorgio per l’occasione hanno voluto regalare alla parrocchia e che dunque si trova esposto in chiesa.

Come ha giustamente sottolineato don Fabio durante l’omelia della messa, in qualche modo il desiderio è quello di affidare i giovani del popoloso quartiere alla protezione di entrambi. “Verso l’alto” si legge nel nuovo logo che fa bella mostra di sé sulla parete dell’oratorio, una frase con cui il beato Frassati, grande appassionato di montagna, aveva vergato una sua foto scattata durante l’ultima escursione alpinistica, come ad indicare le grandi mete della vita verso cui tutti siamo chiamati. 

Gea Somazzi

Galleria fotografica di Luigi Frigo