PRESIDIO PER FERMARE ELCON
Assemblea Popolare ha programmato una serie di presidi per contrastare l'impianto di smaltimento di reflui chimici, chiedere la bonifica del polo chimico e per la salvaguardia del fiume Olona...
In seguito all' assemblea che si è svolta sabato al circolo Airone di Castellanza, "Assemblea Popolare, No Elcon" presenta un breve resoconto e le inizative.
Manca poco più di un mese alla decisione della Regione. Le osservazioni sono state presentate l’11 aprile per cui entro 45 giorni l’ITER si conclude. La Conferenza dei servizi è composta da tecnici e funzionari della regione (Ambiente energia e reti, Territorio e urbanistica, Sistemi Verdi e paesaggio) , rappresentanti dei comuni (Castellanza, Olgiate O., Legnano, Busto A.) , Provincia di Varese, ARPA, Prealpi Servizi, ASL . La decisione avviene tramite votazione. Fin’ora tutto è andato avanti senza intoppi, tra menzogne e complicità: la procedura non è stata rispettata, in quanto i documenti non erano a disposizione dei cittadini, si valuta solo il primo progetto Elcon ( ma in realtà hanno già detto che l’impianto sarà raddoppiato nei prossimi anni), la documentazione presentata dalla Elcon era carente e c’era possibilità di bloccare il progetto fin da settembre, ma hanno preferito richiedere le integrazioni alla documentazione. Le amministrazioni comunali hanno fatto osservazioni risibili e le delibere non servirebbero neppure per un ricorso al TAR.
Il progetto che la Elcon propone è solo la punta dell'iceberg di un problema che dura da sempre in valle Olona. L'inquinamento delle falde acquifere, dell'aria e del suolo ha già raggiunto livelli insostenibili. E ormai consuetudine che le imprese sfruttino i luoghi dove si insediano fino a che ne hanno da guadagnare e poi lo abbandonino senza le necessarie bonifiche o opere di messa in sicurezza. Le indagini epidemiologiche cominciano a mostrare i segni evidenti di questo sistema di rapina. Tutti noi stiamo pagando da anni la presenza dell'ex Montedison . Gli inquinanti che impregnano il terreno scendono sempre più pericolosamente all'interno delle falde acquifere. Ad oggi sappiamo che ci sono mercurio e arsenico. Nell’Olona viene scaricato di tutto, i depuratori sono vecchissimi e sempre più sovraccarichi, grazie alla costruzione massiccia di nuove abitazioni (che garantiscono entrate enormi tramite gli oneri di urbanizzazione) e aree industriali o commerciali. 20 industrie scaricano oltrepassando i limiti di legge, grazie a deroghe concesse dalla Provincia di Varese. Le schiume di tensioattivi sanno benissimo da dove provengono: l’ARPA ha controllato gli scarichi di quell’azienda ma nessuno dice qual è. Le amministrazioni comunali sono responsabili di tutto ciò, perché hanno gestito il territorio in funzione degli interessi industriali ed edilizi. Facendo sfruttare tutto il possibile e garantire così profitti. Per la popolazione tutto ciò significa inquinamento, malattie e vita su un territorio devastato. Di fronte a questo scempio non si possono più ascoltare in silenzio le parole di questi amministratori che ci dicono che va tutto bene e che si stanno occupando di tutelare la nostra salute.
È ora di prenderci cura di noi stessi! Non è più il tempo di delegare ad altri la nostra salute e il nostro futuro . Non lasciamo la nostra salute e il nostro territorio in mano ad affaristi e politici. E' necessario organizzarsi per fermare le devastazioni che il nostro territorio subisce.
Solo una mobilitazione popolare organizzata dalle persone può opporsi in maniera rilevante allo stato di cose.
PER:
IMPEDIRE L'INSEDIAMENTO DELLA ELCON
LA BONIFICA TOTALE DEL POLO CHIMICO
LA SALVAGUARDIA DELL' OLONA E DELLA FALDA
PRESIDI in piazza P.zza Volontari della Libertà al Buon Gesù
26 – 27 APRILE dalle 16 alle 23
28 APRILE dalle 10 alle 13
Saranno fornite informazione permanenti sulla procedura regionale, sulle osservazioni presentate, sulle criticità dell'impianto; discussioni aperte sulla bonifica totale del polo chimico, sulla situazione della falda e del fiume Olona. I presidi sono luoghi di incontro per proporre e decidere altre iniziative.
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