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DUEMILA FIRME PER IL COMITATO “NO TINTORIA”

Prime firme a sostegno della petizione per dire no alla tintoria a Cimbro...

Al termine di una camminata dai prati di Cimbro alla sede del Municipio, il Comitato NO TINTORIA, sabato 20 aprile, consegnerà ufficialmente al Sindaco di Vergiate le firme raccolte a sostegno della petizione che chiede di fermare il progetto di ampliamento della TMR a Cimbro, col quale l’azienda vuole realizzare 10 nuovi capannoni con i nuovi reparti della tintoria industriale.

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“I risultati della nostra attività sono eclatanti – dice Massimo Soldarini, rappresentante LIPU e di “No tintoria” – Il Comitato consegnerà al Sindaco le circa 2.000 firme che sottoscrivono la petizione, raccolte da ottobre 2012, quando è nato il Comitato, alla fine dello scorso mese di marzo.

“Abbiamo raccolto le firme in un periodo breve e intenso: le firme sono 2mila ma, se contiamo anche le attestazioni raccolte sul sito on line della petizione, i consensi salgono a 3mila”.

All’attività di mobilitazione più tradizionale, ossia le firme raccolte ai tavoli, si è affiancata quella più “moderna” e attuale sulla rete. “Lo scambio di opinioni e di informazioni ed il consenso ormai si cercano anche attraverso la rete e sul web, il riscontro c’è stato, ed è stato ampio – continua Soldarini – 65.000 persone amiche a cui piace la nostra pagina facebook, 43.000 persone hanno visualizzato i nostri contenuti e 3.500 ne hanno visto uno, 200 sono i “mi piace” raccolti. Le iniziative del comitato hanno avuto eco addirittura all’estero, con tedeschi, inglesi, svizzeri e spagnoli che hanno seguito regolarmente le attività sulla pagine FB e cittadini italiani da ben 13 regioni diverse. “Sono numeri davvero significativi, al di sopra delle nostre più rosee aspettative e sono clamorosi se ci confrontiamo con altri comitati come i nostri, ad esempio della Provincia di Varese e che pure, come è giusto che sia, hanno avuto l’attenzione e la considerazione delle Amministrazioni.”.

Le istanze del comitato, che chiede di non realizzare l’ampliamento della tessitura esistente con 10 nuovi capannoni per trasferire i reparti di tintoria, che ora si trovano in un altro stabilimento della TMR, hanno dunque avuto largo seguito, a dimostrazione di quanto il tema del rispetto del territorio e della qualità dell’ambiente tocchino ormai da vicino sempre più persone. Le firme raccolte sono per più della metà di cittadini di Vergiate, ma hanno sottoscritto anche tantissime persone attente alle tematiche ambientali, persone che conoscono e frequentano il territorio di Vergiate, dei suoi dintorni, di Cimbro, di Cuirone, che ne apprezzano la bellezza e il valore.

In molti hanno rimarcato l’appartenenza al Parco del Ticino, che non a caso è patrimonio Unesco: “per questo crediamo che le firme abbiano un peso ancora maggiore, perché stiamo difendendo un territorio che ha un valore al di là dei confini comunali – dice Soldarini – ma che è sempre più a rischio”. Il Comitato ha reclamato in più occasioni il ruolo centrale e insostituibile delle Amministrazioni per il governo del territorio, specialmente in questa fase: il comune di Vergiate ha in corso la realizzazione del PGT (Piano di Governo del Territorio) e, in un quadro normativo regionale in continua evoluzione, la richiesta del comitato è chiara: non autorizzare il progetto della tintoria e prevedere nel nuovo PGT che le aree interessate mantengano l’attuale destinazione agricola.

“Abbiamo parlato con la gente della salvaguardia del territorio in cui viviamo e della tutela della natura, e ricordato anche che tutto ciò determina la qualità della vita, ma non solo, può influire sul valore economico delle nostre case – prosegue Soldarini, citando l’iniziativa dei cartelli “Svendesi causa tintoria” appesi su molte case di Cimbro.

La serata del 18 gennaio scorso, in cui si è parlato di consumo di suolo e di biodiversità, ha avuto una partecipazione e soprattutto un livello di attenzione che non è usuale raccogliere, 150 sono stati gli intervenuti”

Obiettivo dichiarato del Comitato, sin dalle prime uscite pubbliche è stato: capire, approfondire, informare. “Abbiamo portato alla luce i tanti aspetti problematici del progetto TMR, dimostrando che il nostro NO è ben motivato: la vicinanza alle case di una attività che ASL stessa definisce insalubre di I classe, il consumo di suolo, l’interferenza con un corridoio ecologico per la biodiversità di importanza almeno regionale, lo sconvolgimento del paesaggio, i rischi di inquinamento di aria e acqua e la questione irrisolta della depurazione”.

“Abbiamo agito con determinazione e con passione – dicono i rappresentanti del comitato NO TINTORIA – e non ci fermiamo qui, ma oggi consegniamo al Sindaco le 3.000 sottoscrizioni con la ferma intenzione di far sentire tutto il loro peso: sono le firme di cittadini che chiedono di essere ascoltati”.

Per ulteriori informazioni sulle iniziative del comitato “No tintoria” si può consultare la pagina: www.facebook.com/Cimbro.

Redazione
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Pubblicato il 20 Aprile 2013
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